Migranti, Nogarin ad Affari: "La mia posizione è quella espressa su Facebook"
Nogarin conferma ad Affari: "Chiusura porti? La mia posizione è quella espressa su Facebook. Post rimosso per evitare casi diplomatici"
"La mia posizione è quella espressa in quel post su Facebook poi rimosso". Filippo Nogarin, raggiunto da Affaritaliani.it, spiega che la sua linea è quella espressa sul social network prima che il suo post venisse rimosso. "Si tratta della mia posizione personale" e non dunque del M5s nazionale, ci tiene a sottolineare il sindaco di Livorno ad Affari. Ma perché il post è stato rimosso? "Per evitare di creare casi diplomatici e mettere in difficoltà il governo", spiega ancora il sindaco.
@LorenzoLamperti
IL CASO
Migranti, i grillini si spaccano. Nogarin apre il porto di Livorno, poi ci ripensa e rimuove il post su Facebook
Spaccatura all'interno del M5s sulla vicenda porti e migranti. Quantomeno così sembrava con il post pubblicato su facebook questa mattina dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Post che poi è però stato rimosso, disinnescando una bomba sui rapporti interni ai grillini su un tema così delicato sul quale Matteo Salvini ha subito imposto un'agenda forte, chiudendo i porti a due navi di profughi. "Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Acquarius con il suo carico di 629 vite umane". Iniziava così il post pubblicato su Facebook e poi rimosso di Filippo Nogarin, sindaco pentastellato di Livorno. "Ho già dato la nostra disponibilità al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e ne ho parlato con il presidente della Camera Roberto Fico. Io capisco perfettamente che si voglia dare un segnale all’Europa, chiedendo un cambio di passo sulle politiche migratorie ma questo braccio di ferro con Bruxelles non può essere fatto sulla pelle di centinaia di uomini, donne e bambini".
IL POST PUBBLICATO E POI RIMOSSO DA NOGARIN
Migranti: Pd 'chiama' Nogarin, liberati di catene diktat M5s-Lega
Il Partito Democratico 'chiama' il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, invitandolo "ad esprimere fino in fondo il suo dissenso dalle scelte del Movimento 5 stelle, dissociandosi da quanto fatto dal vicepresidente Di Maio e dal ministro Toninelli dopo il diktat di Salvini". "Non abbia paura: in fondo ha da perdere solo le proprie catene", scrive sempre su Facebook il deputato livornese Pd Andrea Romano, a proposito del post del sindaco di Livorno "che nel frattempo - annota - sembra sia stato rimosso". "A Filippo Nogarin sindaco di Livorno, che annuncia su Facebook la disponibilita' ad aprire il porto di Livorno alla nave Acquarius, serve ricordare che i porti italiani sono stati chiusi dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, appartenente al suo stesso partito, il Movimento 5 stelle, in accordo con il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, anch'egli del Movimento 5 stelle, su indicazione politica dell'altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini. La chiusura dei porti e' dunque una gravissima scelta del governo italiano, giocata sulla pelle di centinaia di disperati con il rischio di esporre l'Italia all'isolamento europeo e internazionale, realizzata e condivisa fino ai dettagli dal Movimento 5 stelle e dalla Lega". "Apprezziamo dunque i buoni sentimenti del sindaco Nogarin, ma essendo egli un amministratore del Movimento 5 stelle, gli consigliamo - dice ancora Romano - di non limitarsi a 'parlare con Toninelli e Fico' ma ad assumersi fino in fondo la responsabilita' politica che deriva dal suo ruolo e dalla sua militanza nel partito che oggi guida il governo italiano".
Migranti: Salvini, altra nave Ong su coste libiche ma Italia dice 'no'
Nel frattempo Salvini chiude i porti anche per un'altra nave dopo averlo già fatto per la Aquarius. "Oggi anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, e' al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l'ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia.L'Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c'e' chi dice 'no'". E' quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che rinnova l'hashtag 'chiudiamo i porti'.