Sardine, verso la prima scissione: a Pistoia negato l’uso del simbolo
Domenica e lunedì due nuovi appuntamenti delle sardine:camminata sull’Appennino bolognese e manifestazione a Riace, in Calabria, paese simbolo dell'integrazione
“La manifestazione di domani a Pistoia non è un evento ufficiale delle Sardine”. Questa la dichiarazione del fondatore Mattia Santori che, come scrive il Corriere delle Sera, ammette con rammarico la prima frattura all'interno delle sardine. Un dissidio che emerge per la prima volta pubblicamente. “Il clima fra i referenti toscani si è guastato — spiega l’attivista bolognese — Sono emerse divergenze di vedute che, nonostante i nostri appelli a trovare un compromesso, non sono state sanate. Il promotore del gruppo locale ha voluto andare avanti comunque e ci siamo visti costretti a non concedere il marchio ufficiale. Il movimento viene prima delle singole persone”.
Sempre come riporta il Corriere della Sera, il vertice delle sardine derubrica il caso pistoiese a piccola crisi di crescita “che non merita più di tanta attenzione perché c’è tanto altro lavoro da portare avanti”. Il 19 gennaio, una settimana prima del voto emiliano-romagnolo, ci sarà un nuovo raduno a Bologna, la città che ha battezzato il movimento civico lo scorso 14 novembre.
Domenica le sardine sostituiscono il tradizionale flash mob con una camminata sull’Appennino bolognese. “Se nelle città i luoghi da riempire erano le piazze — chiariscono gli organizzatori — ora tocca ai borghi, ai crinali, ai boschi, alle colline, alle vette più impervie e dimenticate”. Le sardine partiranno alle 10.30 da Castiglione dei Pepoli per raggiungere Rasora, percorrendo un tratto della Via della lana e della seta. Lunedì, invece, si torna in piazza in una città, Riace, dalla sinistra considerata simbolo dell’integrazione. Jasmine Cristallo, portavoce calabrese, parla di “festa delle diversità”.
A livello centrale, intanto, le sardine si sono costituite ufficialmente in associazione, con il nome “6000 Sardine” e lanciato una raccolta fondi per la manifestazione di Bologna che ieri aveva raggiunto quasi 65 mila euro (l’obiettivo era di 50 mila), frutto di piccole donazioni da parte di quasi 3 mila persone. Gli sforzi sono concentrati sull’Emilia-Romagna, dove si vota il 26 gennaio. “Siamo pronti a scendere nelle 100 piazze dove Salvini ha detto di voler fare comizi — assicura Santori —. Solo che ora per non fare brutta figura di fronte a noi il leader leghista annuncia gli appuntamenti due ore prima. Diciamo pure che scappa”.
Commenti