Siccità, al Nord arrivano i primi temporali
Ma il climatologo: piogge insufficienti
La quarta ondata di caldo intenso dell'estate 2017 sta per volgere al termine. Una perturbazione atlantica in transito sull'Europa centrale provvederà infatti a rinfrescare le temperature torride di questi giorni e a portare un po' di pioggia. A prevederlo sono i meteorologi e la Protezione civile ha addirittura emesso un'allerta per temporali al Nord.
A beneficiare per prime dell'arrivo di aria più fresca sono infatti le regioni settentrionali, dove arriveranno piogge e temporali diffusi anche di forte intensità, con possibili grandinate. Le regioni del Centro verranno coinvolte marginalmente con fenomeni più occasionali e localizzati. Rovesci e temporali investiranno parte delle regioni settentrionali, interessando dapprima l'arco alpino e l'alto Piemonte ma poi in giornata toccherà alle pianure lombarde e al Triveneto, verso la sera di lunedì anche all'Emilia Romagna.
Un nuovo impulso di aria fresca raggiungerà l'Italia provocando una nuova instabilità nel Nord-est e poi martedì al Centro e marginalmente al Sud. Qualche pioggia è prevista anche nel Lazio e in particolare a Roma, dove la siccità è a livelli di emergenza, mentre il sole continuerà a resistere su Sardegna ed estremo Sud.
Ma le piogge non aiuteranno a risolvere il problema siccità che sta devastando le regioni italiane e mettendo in crisi anche l'approvvigionamento idrico di Roma. Per Giampiero Maracchi, professore emerito di Climatologia dell'Università di Firenze, "può anche venire giù il mondo, ma sul fronte siccità non cambierà niente". L'allarme "era largamente prevedibile e infatti l'avevamo previsto con largo anticipo, a cavallo tra l'autunno e l'inverno scorsi. Da oggi in avanti ormai non si può fare niente, nessuno ha la bacchetta magica. Al punto in cui siamo, la situazione è destinata a restare tale".
"Nel clima mediterraneo - spiega infatti Maracchi - le risorse idriche sono garantite da falde e fiumi, che però si riforniscono con le piogge di autunno e inverno. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono noti: quest'anno è piovuto ancora meno, in alcune zone del 75% in meno, in media del 40, con precipitazioni anche molto consistenti ma concentrate in poche settimane".
In sostanza, "è inutile sperare in un'estate improvvisamente più bagnata: con il caldo, l'acqua caduta di fatto evapora. Ad agosto pioverà, in modo anche violento ma la siccità resterà grave". Anzi, le pioggie agostane, che rischiano di essere violente, rischiano di fare molti danni alle colture.
Dunque, a inizio settimana l'alta pressione africana si ritirerà a ovest lasciando libero il passaggio alle fresche e umide correnti atlantiche che, accompagnate da temporali e da un rinforzo del vento di Maestrale, metteranno fine all'ondata di caldo intenso, con le temperature che al Sud e nelle Isole caleranno anche di 10 gradi. Da giovedì e per buona parte della settimana il caldo tornerà un po' dappertutto su valori normali per la stagione e senza il fastidio dell'afa. Nel fine settimana il caldo tenderà ad aumentare, mentre è probabile che da lunedì 31 luglio arriverà la quinta ondata di caldo dell'estate.