Sicilia, loggia segreta: 27 arresti. Indagato ex segretario di Alfano
C'è anche l'ex deputato e assessore regionale Francesco Cascio, dal 23 maggio 2008 al 5 dicembre 2012 è stato Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana
Operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Trapani contro un vasto sistema corruttivo guidato una loggia segreta in grado di condizionare la politica. Sono 27 gli ordini di arresto chiesti dalla procura in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip di Trapani, mentre altre 10 persone sono indagate a piede libero per numerosi reati contro la pubblica amministrazione, contro l'amministrazione della giustizia nonche' associazione a delinquere segreta. Tra gli arrestati numerosi esponenti politici e istituzionali della provincia di Trapani, tra cui l'ex deputato regionale di Castelvetrano di FI Giovanni Lo Sciuto, 56 anni, nella scorsa legislatura vicepresidente della Commissione Lavoro e componente dell'Antimafia regionale che avrebbe avuto un ruolo preminente. Ma anche altri politici che insieme a professionisti e massoni avrebbe fatto parte di una vera e propria loggia segreta. Ai domiciliari anche l'ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante e l'ex deputato e assessore regionale Francesco Cascio (Forza Italia). Scoperto nell'ambito dell'operazione "Artemisia" un vasto sistema corruttivo negli enti locali, quali il comune di Castelvetrano e l'Inps di Trapani.
Trapani: loggia segreta, indagato ex segretario Alfano
C'è anche Giovannantonio Macchiarola, storico segretario dell'ex ministro Angelino Alfano, tra le persone coinvolte nell'inchiesta 'Artemisia' coordinata dalla Procura di Trapani, che ha portato in carcere 27 persone, tra cui politici e poliziotti. Macchiarola, che oggi è dirigente Eni, è indagato.
Corruzione: pensioni in cambio voti, indagato assessore Sicilia
Giovanni Lo Sciuto, l'ex deputato regionale siciliano arrestato stamane dai Carabinieri, coordinati dalla Procura di Trapani, nell'ambito dell'operazione "Artemisia", avrebbe ottenuto un cospicuo pacchetto di voti grazie ad un accordo con Rosario Orlando, responsabile del centro medico legale dell' Inps fino al maggio 2016, poi collaboratore esterno dello stesso ente quale "medico rappresentante di categoria in seno alle commissioni invalidita' civili". Orlando veniva corrotto attraverso regalie ed altre utilita', e, grazie ai legami fra Lo Sciuto e l'ex rettore Roberto Lagalla (oggi assessore regionale all'Istruzione e destinatario di un'informazione di garanzia) per l'aggiudicazione di una borsa di studio a favore della figlia all'universita' di Palermo. Da Orlando l'ex deputato regionale otteneva la concessione di pensioni di invalidita' anche in assenza dei presupposti previsti dalla legge.Ogni pensione di invalidita' fatta concedere in forza del "consolidato accordo corruttivo", rappresentava per l'ex deputato regionale, secondo gli inquirenti, "un cospicuo pacchetto di voti certi". Sono circa 70 le pensioni di invalidita', attualmente al vaglio degli inquirenti, concesse a cittadini sponsorizzati da Lo Sciuto.
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