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Cronache
Siria, l'annuncio dell'Isis: "Abbiamo ucciso un crociato italiano"

L'Isis ha annunciato avere ucciso "un crociato italiano" nei combattimenti a Baghuz, l'ultima roccaforte degli estremisti nella parte orientale del Paese, dove da settimane combattono le forze curdo-arabe. Su Telegram, l'Isis ha pubblicato la tessera sanitaria e la carta di credito dell'uomo ucciso, Lorenzo Orsetti.

Nello scarno messaggio su Telegram, l'Isis sostiene che "il crociato italiano è stato assassinato negli scontri nella località di Baghuz". Proprio a Baghuz si sono rifugiati gli uomini dell'Isis e i loro familiari, rifugiati nella zona dalle aree da cui erano stati espulsi; e da gennaio, sotto il pressing dell'alleanza curdo-araba sostenuta dagli Usa, da Baghuz sono fuoriuscite oltre 60 mila persone, tra combattenti e civili. Non è chiaro quanti siano i combattenti e i civili che rimangono asserragliati all'interno, ma l'elevato numero di persone sta allungando le operazioni militari e rimandando la conquista della città da parte dell'Sdf.

Intervista di Lorenzo Orsetti sulla situazione in Siria

"Io ero ancora in addestramento e tutti mi dicevano che in un paio di mesi avrebbero preso Deir Ezzor, ma cosi' non e' stato", ha detto nell'intervista di Futura d'Aprile, Lorenzo Orsetti. "Parliamo di una zona grande quanto un quartiere chiusa tra noi combattenti e l'Eufrate. I miliziani dell'Isis sono intrappolati in poche case, saranno a stento due chilometri, sono asserragliati li' senza cibo ne' munizioni, non hanno neanche armi buone" ha aggiunto, specificando che gli islamisti non hanno piu' la disponibilita' di armi dalla Turchia come avveniva in precedenza. "Ricordo che tutti mi sconsigliavano di andare a Deir Ezzor: una volta in un attacco dell'Isis sono morti 40 combattenti e anche la prima volta che sono andato nel deserto (di Hajin, ndr) hanno spazzato via la linea del fronte in un sol colpo".

Nonostante la fine dell'Isis sia ormai vicina, secondo Orsetti "l'ideologia sopravvive, la mentalita' rimane ed e' sempre la stessa, patriarcale e fondamentalista". Nell'intervista, Orsetti ha anche commentato il caso dei cinque combattenti italiani rientrati in Italia che rischiano di essere sottoposti alla sorveglianza speciale, definendo la situazione "assurda e ingiusta". "Probabilmente li colpiscono perche' sono impegnati politicamente. Sono tanti i combattenti tornati in Italia e a cui non e' stato fatto niente". Il 10 settembre l'alleanza curdo-araba sostenuta dall'Occidente ha lanciato l'ultima fase dell'offensiva contro l'Isis nel Nord-Est della Siria, nella provincia di Deir Ezzor. Questa formazione e' composta in gran parte dalle Unita' di protezione del popolo (YPG), legate al Partito siriano dell'Unita' Democratica (PYD). Negli ultimi giorni, le milizie curdo-arabe hanno lanciato l'assalto finale contro Baghuz, l'ultimo centro controllato dall'Isis.

Le parole della mamma di Lorenzo Orsetti

"Abbiamo appreso della morte di Lorenzo dalla televisione, eravamo a lavoro fino alle 14.00, rientrati a casa abbiamo visto la notizia". Lo ha dichiarato all'Agi Annalisa Orsetti, la madre di Lorenzo Orsetti, il 33enne ucciso dall'Isis a Baghuz, in Siria. "Non siamo stati chiamati da nessuno, se non dai giornalisti", ha aggiunto. L'ho sentito due giorni fa, Lorenzo era felice, voleva combattere al fianco dei curdi per vincere contro quello che lui chiamava il fascismo dell'Isis". Lo ha dichiarato Annalisa Orsetti, madre di Lorenzo Orsetti, il 33enne italiano ucciso dall'Isis a Baghuz, in Siria. "Era via da un anno e mezzo. Non possiamo sconfiggere l'Isis finche' qualcuno continua a finanziarlo. Voleva liberare i curdi dal fascismo".

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