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Cronache
Siria, finita la tregua. Ripresi gli scontri

Sono ripresi gli scontri ad Aleppo, dove è scaduta la tregua unilaterale siro-russa ad Aleppo: pesanti i cannoneggiamenti di artiglieria ma finora non ci sono stati raid aerei. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. La tregua, iniziata giovedì, si è rivelata di fatto inutile: nessun ferito è riuscito ad essere evacuato.

Save The Children intanto fa sapere che le bombe a grappolo, il cui utilizzo è vietato dal diritto internazionale, dal 23 settembre ad oggi hanno provocato la morte di 136 i bambini e il ricovero di altri 387 ad Aleppo, in Siria. Secondo il rapporto dell'organizzazione il numero delle vittime potrebbe essere anche maggiore, dato che non tutti gli ospedali sono raggiungibili. L'associazione umanitaria calcola che, nella parte orientale di Aleppo, siano rimasti soltanto 35 medici. Ma sono proprio i medici e gli operatori umanitari ancora presenti nell’area a raccontare dell'ampio uso fatto dei micidiali ordigni nella città sotto assedio.

Secondo il Centro di documentazione delle violazioni dei diritti umani in Siria, dal 10 settembre al 10 ottobre, sarebbero 137 gli attacchi effettuati con bombe a grappolo. Con un incremento che fa paura: si parla del 791 per cento in più rispetto alla media degli otto mesi precedenti. Si aggiunge poi il problema di molti bambini in condizioni troppo gravi per essere curati nelle strutture mediche danneggiate dai continui bombardamenti. "Sono stati colpiti scuole e ospedali e, dagli attacchi indiscriminati, non sono stati risparmiati i civili".

Le bombe a grappolo vengono sganciate dagli aerei o sparate da mezzi di terra, spargendo moltissime bombe più piccole che sono in grado di colpire un’area grande come un campo da calcio. Spesso questi ordigni più piccoli restano inesplosi su terreno e vengono raccolti dai bambini. Questo spiega perché il 40 per cento delle vittime delle bombe a grappolo, nel mondo, sono minori.

L'impatto delle bombe a grappolo sui corpi dei bambini può essere devastante: una bomba di piccole dimensioni che colpisce a distanza ravvicinata può causare gravi fratture ossee, provocare la cecità o addirittura mutilarlo gravemente. Anche quando questi ordigni esplodono a maggiore distanza, i frammenti e i cuscinetti a sfera che sono contenuti al loro interno penetrano nei muscoli, causando ferite gravi. "Sono moltissime le amputazioni”, spiega il Direttore dell’organizzazione per la rimozione degli ordigni esplosivi e dei residuati bellici ad Aleppo Est.

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aleppo siria tregua finita
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