Spionaggio politico, nuova indagine. Oltre 3 milioni e mezzo di mail carpite
I nove computer di Giulio e Francesca Maria Occhionero hanno cominciato a "parlare" raccontando di una presunta attivita' di spionaggio che sembra avere numeri ben piu' imponenti di quelli fino ad oggi individuati. Il nuovo fronte di indagine della Procura di Roma, che viaggia parallelo con il processo che vede i due fratelli imputati per una vasta azione di cyberspionaggio, ha portato all'individuazione di almeno seimila persone spiate dal 2004 dagli Occhionero con oltre tre milioni e mezzo di mail carpite dal malware utilizzato dall'ingegnere nucleare. I risultati dell'attivita' svolta sui pc dei due fratelli, arrestati il 9 gennaio scorso, sono stati annunciati oggi dal pm Eugenio Albamonte nel corso dell'udienza davanti al giudice monocratico. "Dall'analisi dei server e dei pc - ha spiegato in aula il pubblico ministero - viene rafforzato il nostro impianto accusatorio ed e' emerso che c'e' piena e assoluta corresponsabilita' dei due imputati nell'attivita' svolta".
Le cifre delle mail 'esfiltrate' e dei soggetti 'monitorati', che rappresentano il cuore dell'inchiesta-stralcio, sono stati ottenuti anche grazie alla collaborazione dell'Fbi che ha coadiuvato la polizia postale nello "sbloccare" i server americani dei due indagati. Nel nuovo filone di indagine la Procura contesta a Giulio (che ancora detenuto nel carcere di Regina Coeli) e Francesca Maria (tornata libera il 25 settembre scorso) anche il reato di spionaggio politico. Nella prima inchiesta, che ha portato i pm a chiedere ed ottenere il giudizio immediato, i due sono accusati di una operazione di cyberspionaggio ai danni di alte cariche dello Stato, politici, industriali e aziende. Secondo l'accusa i fratelli avrebbero tentato di violare anche le mail dell'ex presedente del consiglio Matteo Renzi, del presidente della Bce Mario Draghi e dell'ex premier Mario Monti. Gli Occhionero nel processo in corso sono accusati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato ed intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche. I giudici del Riesame, che in passato sono stati chiamati a esprimersi su richieste di scarcerazioni, hanno definito l'attivita' dei fratelli come una azione estesa, una struttura complessa e ben architettata che rappresenta "un significativo pericolo" per la sicurezza dello Stato.