Stadio Roma, il tesoriere della Lega: "Parnasi? Credeva nelle nostre proposte"
Il tesoriere della Lega Centemero: "Stupito dall'arresto di Parnasi"
Stadio Roma: Centemero, Parnasi? Credeva in nostre proposte
"Conosco Luca" Parnasi "da anni, ha sempre avuto fiducia nelle nostre proposte: basti pensare che era in un 'focus group' in materia immobiliare ed edilizia durante la campagna elettorale per le comunali di Milano, quando sostenemmo Stefano Parisi". I versamenti alle fondazioni? "Nessuna e' partecipata in via diretta dal partito e cio' che entra li' serve a sostenere la pluralita' dell'informazione: ci avra' creduto, come lo ha fatto in altre iniziative".
Lo dice - intervistato da La Stampa - Giulio Centemero, tesoriere della Lega dal 2014. "Mi sorprende vederlo in carcere per la presunta corruzione di amministratori grillini, e comunque non si e' colpevoli fino al terzo grado di giudizio", spiega di avere incontrato "spesso a vari appuntamenti" l'imprenditore al centro dell'inchiesta sullo stadio della Roma: "Eventi del Carroccio a Milano o a Roma" e "per come l'ho conosciuto io, Luca mi ha sempre dato l'idea di essere una persona onesta e trasparente". Quanto alla segnalazione all'antiriclaggio dal Lussemburgo, di cui il quotidiano ha dato notizia ieri, il tesoriere risponde che la tempistica "non e' casuale, subito dopo il voto... E sono sorpreso perche' i nostri bilanci sono sottoposti a una doppia certificazione che conferma come non ci siano stati investimenti del partito all'estero. Io chiusi l'ultimo rapporto con Sparkasse nel 2014, era poco presente sul territorio fuori dall'Alto Adige e questa transazione sospetta sarebbe avvenuta nel 2016".