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Cronache
Statue coperte, in pensione la dirigente con ricca buonuscita

La relazione intema del segretario generale Paolo Aquilana è pronta, è sul tavolo di Renzi. Contiene la versione di Ilva Sapora, capo del cerimoniale di Palazzo Chigi, e una ricostruzione di quanto avvenuto in coincidenza con la visita a Roma del presidente dell’Iran. In occasione della cena con Renzi sulle terrazze del Campidoglio le statue dei musei capitolini furono coperte con dei pannelli: la nostra storia poteva imbarazzare il leader di uno Stato con cui stavamo per chiudere 17 miliardi di euro di contratti, seguirono aspre polemiche, interne e intemazionali.

A distanza di una settimana dai fatti una ricostruzione pubblica e trasparente di quanto accaduto non esiste. Già il fatto dell’esistenza di una conclusione dell’indagine interna, affidata da Renzi ad Aquilana, non lo si apprende a Palazzo Chigi, dove l’argomento viene trattato quasi di sfuggita, o se volete come un caso che è già finito nel dimenticatoio. Ufficialmente, infatti, della relazione di Aquilanti, nessuno sa nulla. Figuriamoci dei contenuti, che però fra i Palazzi della politica sono già circolati. Cosa direbbe la conclusione dell’indagine intema? Direbbe che c’è stato un misunderstanding, termine anglosassone per dire che c’è stata un’incomprensione, in questo caso fra diversi uffici della presidenza del Consiglio.

L’incomprensione, parente vicina del concetto di pasticcio, di sicuro solleverebbe da una responsabilità univoca i diversi organi che hanno avuto voce m capitolo m quell’eccesso di zelo, o di compiacenza, che m la scelta di oscurare le statue. Ilva Sapora, in un primo tempo additata come responsabile della scelta, verrebbe in qualche modo scagionata, ma sino a un certo punto.

Non sarebbe, si legge sul “Corriere della Sera”, l’unica responsabile di quanto accaduto, ma non sarebbe nemmeno del tutto responsabile, visto che c’è stato un misunderstanding. Chi frequenta la presidenza del Consiglio dice che la dirigente (che dichiara in modo onesto di non saper parlare inglese, nonostante si debba occupare di visite di Stato che lo richiederebbero) andrà presto in pensione, per ragioni anagrafiche, con una ricca buonuscita.

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