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Cronache

ALMIRANTE: MASSIMO GIORGETTI (FDI), 'LA VIA GESTO DI PACIFICAZIONE NON DI PROVOCAZIONE' 

"Le proteste di questa fantomatica Associazione ''La città che sale'' di sinistra sull'intitolazione di una strada di Verona a Giorgio Almirante e quindi di riconoscere finalmente i suoi meriti, sono l'ennesima dimostrazione dell'odio politico e della totale mancanza di onestà intellettuale per la storiapolitica dell'Italia del dopoguerra''. Così commenta il Vice Presidente del Consiglio Regionale ed esponente di Fratelli d'Italia Massimo Giorgetti la polemica tutta veronese su Via Almirante.

      ''Giorgio Almirante, assieme ad altri esponenti del fascismo -continuaMassimo Giorgetti- traghettò nel sistema democratico e repubblicano milioni di reduci fascisti, dando loro un riferimento politico fondando nel 1946 il Msi. La memoria corta della sinistra odierna, oggi più interessata alle sardine che alla storia, dimentica che l'amnistia di cui beneficiarono i fascisti, fu firmata il 22 giungo del 1946 addirittura dall'allora ministro della Giustizia Palmiro Togliatti, esponente di spicco del Pci. Amnistia probabilmente trattata con gli stessi fascisti che sostennero in maniera determinante la scelta Repubblicana contro la monarchia nel referendumdel 2 giugno".

      "Almirante fu un protagonista della politica della Prima Repubblica -conclude l'esponente di Fratelli d'Italia- e seppur isolato dal cosiddetto arco costituzionale e dagli altri partiti, fu riconosciuto tale da milioni di voti degli italiani. Sempre rispettoso del sistema democratico, tutti lo ricordano per con il suo storico slogan ''non restaurare, non rinnegare'', ma soprattutto per la sua morale e la suaonestà. Lo stesso Di Pietro disse che l'unico partito della Prima Repubblica estraneo al sistema di tangenti fu l'Msi. E' questo che ViaAlmirante deve ricordare, soprattutto a chi vuol dimenticare. Probabilmente è proprio questo che oggi a Verona impaurisce e spaventala sinistra".

 

 ALMIRANTE: SEGRE, 'VIA PER LUI A VERONA INCOMPATIBILE CON MIA CITTADINANZA ONORARIA'

   'Decisione contraddittoria, il Comune faccia una scelta' - 'Via Almirante? Oh, povera strada...'

 "Una via Almirante a Verona? Davvero? Oh, povera strada...". E' la prima reazione, affidataall'AdnKronos, della senatrice a vita Liliana Segre, esponente di spicco della comunità ebraica italiana, sopravvissuta alla deportazione nazista e alla Shoah, alla notizia che il consiglio comunale di Verona ha votato di intitolare una strada a Giorgio Almirante, lo storico leader del Msi e della destra nazionale, che dopo la caduta del regime fascista di Mussolini aderì alla repubblica di Salò alleata di Hitler.

      "Mi chiedo se sia lo stesso Comune, quello di Verona, a concedere a mela cittadinanza onoraria e poi a intitolare una via ad Almirante: si mettano d'accordo! Le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica. La città di Verona, democraticamente, faccia una scelta e decida ciò che vuole, ma non può fare due scelte che sono antitetiche l'una all'altra. Questo no, non è possibile!".

      Racconta Liliana Segre: "Quando ero bambina, a Milano, mi ricordo di Corso del Littorio che poi dopo la Liberazione divenne Corso Matteotti: le vie sono sempre quelle, i loro nomi cambiano a seconda delle stagioni: ma non credevo proprio che questa fosse la stagione diGiorgio Almirante, pensavo o mi illudevo che fosse passata... Un contoè intitolare strade a Moro o a Nenni, a Berlinguer o a La Malfa, un altro conto è intitolarla ad Almirante che ha una storia diversa, anziben diversa, visto che fu tra i sostenitori del Manifesto della Razza per il quale noi ebrei non eravamo italiani. Credevo che quel tempo non ci fosse più in Italia, ora apprendo che purtroppo c'è ancora".

 

      ALMIRANTE: ASSOCIAZIONE A PREFETTO VERONA, 'NO A STRADA, NON CONTRIBUI' A SVILUPPO CIVILE'

   'l'assegnazione quasi contemporanea della cittadinanza onoraria a Liliana Segre esporrebbe la città scaligera al ridicolo'

 Il consiglio direttivo dell'associazioneLa città che sale ha consegnato una lettera aperta al Prefetto di Verona Donato Cafagna, per invitarlo a non autorizzare la recente delibera avanzata dalla Giunta comunale di Verona di intitolare una strada cittadina al segretario dell'Msi Giorgio Almirante. Secondo l'associazione veronese, la proposta "appare in contrasto con le disposizioni del Regolamento comunale". La vita, le scelte, i valori ele azioni di Giorgio Almirante, infatti, secondo l'associazione, "non sono state in nessun caso, né durante il fascismo, né durante la Repubblica, 'testimonianza dello sviluppo materiale e civile': requisito esplicitamente previsto dalla normativa comunale".

      Sul piano politico, l'associazione dichiara che "l'assegnazione quasi contemporanea della cittadinanza onoraria a Liliana Segre e la proposta di intitolare la via ad Almirante", esporrebbe la città scaligera "al ridicolo, oltre che all'indignazione, configurando una sorta di grottesca, anacronistica e strumentale compensazione ideologica. Come può la stessa città celebrare, contemporaneamente, lavittima di uno dei più abominevoli regimi politici novecenteschi, quello nazifascista, e intitolare una strada ad uno dei responsabili diretti di quello stesso regime? Che senso ha insistere con questi atteggiamenti ideologici a 75 anni dalla fondazione della Repubblica ea 30 dalla fine della guerra fredda?".

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    giorgio almirante stradagiorgio almirante liliana segrealmirante verona
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