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Cronache
Strage Nizza, Mohamed Bouhlel: guai a nominare la parola malattia mentale

Di Carlo Patrignani

Neanche davanti a dichiarazioni esplicite e chiare - era un depresso o forse uno psicotico per alterazione della personalità, asociale disprezzava il suo corpo e defecava dappertutto imbrattando le mura - si è arrestata la macchina dell'informazione, magari solo per riflettere: Mohamed Bouhlel, l'autore della orrenda carneficina sulla Promenande des Anglais a Nizza, era un terrorista legato all'Isis, un fondamentalista islamico, anche se le testimonianze dicono: era poco religioso tanto non aver fatto il Ramadam.

"Questo attacco, di cui il carattere terrostico non puo' esser negato è di una violenza assoluta"ha spiegato a ridosso della strage il Presidente della Repubblica, Francois Hollande e il ministro dell'Interno, BernardCazeneuve ha chiarito che Bouhlel si è "radicalizzato molto velocemente"ribadendo che non era noto all’intelligence francese e che "non si era distinto, negli anni passati, né con le sue convinzioni né con le sue azioni, per un’adesione all’ideologia islamica radicale".  L’attentato, per il ministro francese, sarebbe pertanto di"una tipologia nuova".

E' insomma subito scattata la macchina informativa: l'atto tanto efferato, lanciare il Tir sulla folla, quanto organizzato con gran dovizia, andava attribuito per intero o quasi al terrorismo islamico tout court, anche se mancavano ancora le certezze inoppugnabili. Magari era sufficiente la dizione: attacco terroristico di una nuova inedita tipologia!

Eppure la storia di Mohamed e' stata sin da subito chiara. "E' un depresso, con pesanti problemi psichici, rancoroso e manesco: ma non un soldato dell’Isis. Non almeno fino alla decisione di vendicarsi e pianificare la strage", ha ripetuto tramite il suo legale, l’ex moglie da cui si era separato nel 2012. Padre di tre figli Mohamed alternava momenti di gentilezza a improvvisi violenti scatti di collera durante le visite a casa della ex-moglie per poi sparire e ricomparire dopo qualche tempo come se non avesse fatto mai niente!

Soffriva, dunque, di depressione: "aveva problemi di comportamento", ha rivelato al settimanale L'Express lo psichiatra Chemceddine Hamouda che lo ha visitato nel 2004. "[...] Il padre non riconosceva più quel ragazzo brillante per il quale sognava una carriera da ingegnere". Lo psichiatra che diagnosticò una "alterazione della personalità", ha anche precisato che Mohamed, a cui prescrisse un leggero tranquillizzante e un anti-psicotico, "non accettava il suo corpo: non si vedeva bello e sentiva il bisogno di diventare più muscoloso". Hamouda si è infine detto certo che un atto di violenza così inaudita sia frutto di indrottinamento e di radicalizzazione: la strage sulla Promenade "non è l’atto di un pazzo - ha specificato lo psichiatra - ma un atto premeditato che necessita di preparazione mentale".

Mohamed arrivato a Nizza dalla Tunisia nel 2011, aveva debiti e pendenze giudiziarie, era solito poi picchiare la moglie e, particolare inquietante ancorchè molto significativo "ha imbrattato di merda l’appartamento prima di lasciarlo, defecando deppertutto fin quando non ne ebbe più". Poi, " ha squartato con un coltello l’orsacchiotto della figlia piu’ piccola. Ha fatto a pezzi il materasso del letto matrimoniale e dei bambini", ha raccontato la ex-moglie.

Mille e mille sono gli interrogativi primo fra tutti: perchè tanta ostilità a pronunciare e scrivere la parola malattia mentale? Fu così anche con Anders Brievik che sull'isola norvegese di Utoja sparo' all'impazzata uccidendo 69 ragazzi partecipanti al campus del Partito Laburista e ferendone 110. Il motivo di un atto preparato con dovizia e portato a termine compiutamente? Si disse per ragioni politiche! E lo stesso accadde con Andreas Lubitz il copilota della Germanwings che, presi i comandi dell'Airbus A320, lo portò a schiantarsi irrimediabilmente sulle Alpi con 150 persone a bordo: un anno dopo venne fuori che i medici gli avevano prescritto il ricovero in una clinica psichiatrica.

I comportamenti terrificanti e disumani messi in atto da Mohamed Bouhlel parlano di depressione o di altro, di una psicosi piu’ grave, dato che è chiaramente manifesta un'assoluta perdita di rapporto con la realtà umana della moglie e dei figli? E quel ripresentarsi con i modi gentili del padre separato, come se niente fosse dopo quel che aveva fatto, che cos'è, è, forse, fatuità? E che sintomo è alternare picchi di gentilezza a scoppi di collera incontenibile? E la lucidità con cui ha architettato - prendere la patente per mezzi pesanti, affittare il camion, studiare il tragitto, dire quando è stato fermato che nel tir c'erano gelati, persino metter armi false - e portato a termine il suo lucido piano, cosa ci dice? Di fatto il suo principale obiettivo è stato eliminare uomini, donne e bambini: e non ha fallito. Chi ha fallito e clamorosamente è stata la grandeur francaise

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strage nizzamohamedmohamed boulelstrage nizza killer
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