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Cronache
Svuotacarceri, ok del governo al decreto. Salvini: lo cancelleremo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo che riforma il sistema penitenziario in materia di pene alternative. In sostanza il governo ha approvato l'ennesimo svuotacarceri. Il provvedimento dà la possibilità di accedere alle misure alternative al carcere anche a chi ha un residuo di pena fino a quattro anni, ma sempre dopo la valutazione del magistrato di sorveglianza. E in ogni caso non estende questa possibilità ai detenuti al 41 bis per reati di mafia e quelli per reati di terrorismo. Fa dunque un altro passo avanti un "pezzettino" della battaglia condotta da uno schieramento guidato dalla radicale Rita Bernardini che ha fatto più di uno sciopero della fame a cui hanno partecipato fino a 10 mila detenuti.

Ma il provvedimento non enterà ancora in vigore perché manca un altro passaggio parlamentare. Il governo, infatti, non ha recepito le osservazioni che erano state formulate dalla commissione Giustizia del Senato, ma ha fatto altre piccole modifiche: dunque il testo deve tornare in Parlamento. Ma evidentemente siamo alla vigilia dell'insediamento delle nuove Camere e sembra improbabile che i "vecchi" deputati e senatori useranno i dieci giorni di tempo a disposizione per riunirsi e prendere atto della decisione di Palazzo Chigi.

Dunque questo compito toccherà alle prossime commissioni che avranno tempo fino a giugno, quando scadrà la delega approvata dal Parlamento. Ma nelle more dell'insediamento delle nuove commissIoni che richiede tempo, il testo potrebbe essere esaminato dalla Commissione speciale che viene costituita per risolvere le questioni urgenti e in sospeso. "Valuteremo con il ministro per i rapporti con il Parlamento", ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

E' stato proprio il Guardasigilli ad annunciare alla fine del Consiglio dei ministri l'approvazione, sollecitata nei giorni scorsi da  un appello firmato da centinaia di giuristi.  "Abbiano approvato una riforma importante che rivede l'ordinamento penitenziario e non c'è nessun  salva ladri, noi le pene per i ladri le abbiamo aumentate rispetto a quelle che avevamo trovato. Non c'è nessun svuota carceri, vedrete che nei prossimi giorni nessuno uscirà sulla base di automatisimi", ha detto il Guardasigilli.
 
"C'è una norma che dice che si deve  valutare il comportamento del detenuto, naturalmente i reati più gravi sono esclusi; se il detenuto ha studiato, se ha lavorato,l a pena potrà essere trasformata in un altro tipo di pena che potrebbe restituire qualcosa alla società. - ha spiegato Orlando - Si tratta di un provvedimento che abbbatte la recidiva. Ci sarà qualcuno che tenterà di speculare, di cavalcare le paure, ma i cittadini non devono avere paura perchè domani non esce nessuno. Da domani il giudice potrà valutare il comportamento caso per caso".

Orlando è stato facile profeta sulle polemiche in arrivo. Pochi minuti dopo le parole del ministro, Matteo Salvini ha annunciato:  "Vergogna, un governo bocciato dagli italiani approva l'ennesimo salva ladri. Appena al governo cancelleremo questa follia nel nome della certezza della pena: chi sbaglia paga", ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini. "Solo chi non ha cuore la sicurezza dei cittadini, ma vuole strumentalizzare questo tema, può sparare cinicamente contro la riforma dell'ordinamento penitenziario approvata oggi dal  Consiglio dei ministri su delega del parlamento", ha replicato Walter Verini, il dem capogruppo in commissione Giustizia della Camera.

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