Tav, Salvini il referendum: "I cantieri si aprono o non si aprono, io tifo sì"
Salvini rilancia l'idea di un referendum sulla Tav, che era stato qualche settimana fa un cavallo di battaglia del presidente piemontese Chiamparino. Toninelli qualche giorno fa aveva escluso che un referendum fosse, per il momento, nelle intenzioni del governo.
"Se dall'analisi della commissione costi-benefici sulla Tav non arrivassero risposte chiare, la strada potrebbe essere quella di un referendum". A lanciarlo è il vicepremier Matteo Salvini a margine di un incontro a Milano organizzato da Confindustria Lombardia: "Aspettiamo il rapporto costi-benefici ma - visto che riguarda soprattutto torinesi, piemontesi e gran parte della penisola italiana - se non si arrivasse a una decisione, chiedere ai cittadini cosa ne pensano, penso che possa essere una strada". E a chi gli chiede se l'idea è quella di un referendum, ribadisce: "Perché no?". Secondo Salvini, "l'unica cosa che non può succedere è che si vada avanti ancora per settimane o per mesi a discutere". Quindi sulla Tav serve "una risposta nelle prossime settimane: i cantieri si aprono o non si aprono. L'importante è avere dei sì o nei no. Io - ribadisce il titolare del Viminale - tifo sì. Se i tecnici ci dicessero no o forse, bisogna ascoltare i cittadinì".
"Mi auguro che stia per terminare l'analisi di costi/benefici per questa e altre opere, ma intanto in questi mesi è ripartita la Tap, si inaugura la Pedemontana veneta, abbiamo stanziato quattro miliardi per la terza corsia del Brennero e ci sono cinque miliardi per investimenti", ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini nella sede di Assolombarda, dove nelle prossime ore incontrerà le rappresentanze imprenditoriali del territorio. Alla domanda di un suo sostegno alla Tav, Salvini risponde: "Ribadisco che sono favorevole ai sì, all'italia che cresce e che si muove, che guarda avanti". Salvini sottolinea poi che "il vero problema dell'Italia è la burocrazia, perché spesso si stanziano dei soldi che poi non si riescono a spendere", per questo "spero che il decreto semplificazione arrivi il prima possibile in parlamento".
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