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Cronache
Rivolta dei taxi: città bloccate contro la norma pro-Uber del Milleproroghe

Taxi: martedi' prossimo sindacati al Ministero Trasporti 


Sindacati dei taxi convocati dal governo per martedi' prossimo 21 febbraio. In una nota il Ministero dei Trasporti riferisce che e' pervenuta la richiesta da parte delle sigle Unica Cgil e Uritaxi, per un incontro in tempi brevi con tutte le sigle sindacali per affrontare le problematiche del settore. Il Ministero convochera' tutte le sigle sindacali per un incontro martedi' prossimo.


Rivolta dei taxi: città bloccate contro la norma pro-Uber del Milleproroghe


Servizio taxi bloccato a Roma, Torino e Milano, per la votazione al Senato del maxiemendamento al Milleproroghe, nel quale e' prevista anche una nuova norma che, secondo le organizzazioni dei tassisti, tornerebbe a favorire Uber. Nella Capitale, l'agitazione si e' estesa anche negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, praticamente svuotati di auto bianche. Un migliaio di tassisti si e' raccolto spontaneamente per un sit-in nei pressi di Palazzo Madama.

A Roma, in Corso Rinascimento, davanti al Senato, c'è un presidio di un migliaio di taxi - buona parte di quelli in turno nella città - contro l'emendamento inserito nel decreto Milleproroghe che - questa l'accusa - favorirebbe servizi alternativi, come Uber o il noleggio senza conducente. La norma - a firma di Lanzillotta e Cociancich - infatti, rinvia a fine anno il termine entro il quale il ministero delle Infrastrutture dovrà emanare un provvedimento che impedisca "l'esercizio abusivo dei taxi e quelle di noleggio con conducente", compreso dunque Uber, mentre si elimina la "territorialità" delle auto Ncc, quelle da "noleggio con conducente" che potranno, così, operare liberamente.

Roma sta andando in tilt

Proprio su Corso Rinascimento, a un passo dal Senato la circolazione è stata fermata e le linee degli autobus sono state deviate mentre a Fiumicino e Ciampino le auto bianche sono sparite e si sono dirette verso il Senato. Ma la protesta potrebbe prendere una piega ancora più dura: molti tassisti sono pronti ad alzare fin da oggi il livello delle proteste e non vanno esclusi blocchi improvvisi nei Centri delle città con ripercussioni su tutto il traffico. Da ieri, ad esempio, si sta svolgendo un sit-in dei driver con licenza a Torino, davanti alla sede del Comune e a Milano (fermo il servizio in Stazione centrale). Circa duecento tassisti hanno manifestato contro il maxi emendamento che sarà approvato oggi a Palazzo Madama.

Intanto nel primo pomeriggio è arrivato l'ok del Senato alla fiducia sul dl Milleproroghe. I si' sono stati 153, 99 i no, nessun astenuto. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 28 febbraio, passa all'esame della Camera.

I sindacati dei tassisti sono sul piede di guerra."Il ministro Delrio si assuma la responsabilita' del governo - tuona Nicola Di Giacobbe di Unica taxi Cgil - La legge 21 si puo' migliorare ma solo con il consenso delle categorie. Gli impegni presi si rispettano".

Duro anche il rappresentante di USB taxi Riccardo Cacchione: "Ci siamo raccolti qui al Senato per avere notizie piu' fresche. La norma che impatterebbe sul nostro settore contenuta nel maxiemendamento che il Senato si appresta a votare comporta una sorta di deregolamentazione del servizio di noleggio con conducente. Se passa, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno fortemente ridotte". Per Alessandro Genovese di Ugl taxi "questa e' una sanatoria pro Uber e pro abusivi, lo hanno capito tutti. Il governo si assuma la responsabilita' di questo".

Milleproroghe: perche' protestano i tassisti

Il decreto milleproroghe di fatto, sospende per un altro anno l'efficacia di una serie di norme che dovrebbero regolamentare il servizio degli Ncc e contrastare le pratiche abusive. Una sanatoria che, secondo la categoria, favorisce Uber. Entrando nel dettaglio del provvedimento, il testo del decreto milleproroghe prevede il rinvio al 31 dicembre 2017 del termine per l'emanazione del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato a impedire le pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.

Ma a scatenare la protesta e' soprattutto un emendamento approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, a prima firma della senatrice del Pd Linda Lanzillotta, che prevede che la sospensione dell'efficacia delle disposizioni in materia di trasporto di persone mediante autoservizi non di linea operi fino al 31 dicembre 2017: tra queste, l'obbligo di tornare nella rimessa da parte dei noleggiatori con conducente (Ncc) dopo aver accompagnato il cliente. In particolare, tali norme, la cui efficacia resta appunto sospesa fino a fine anno, regolamentano il servizio di noleggio con conducente prevedendo che: tale servizio si rivolga ai clienti che ne fanno richiesta presso la rimessa per una determinata prestazione a tempo e/o viaggio, le auto devono stazionare all'interno delle rimesse o presso i pontili di attracco e la sede del vettore e la rimessa devono essere situate, esclusivamente, nel territorio del comune che ha rilasciato l'autorizzazione. Le norme 'congelate' prevedono vincoli anche per l'accesso nel territorio di altri comuni che puo' essere soggetto a preventiva comunicazione che attesti, anche con autocertificazione, l'osservanza e la titolarita' dei requisiti di operativita'.

E' inoltre obbligatoria la disponibilita' di una sede, di una rimessa o di un pontile di attracco situati nel territorio del comune che ha rilasciato l'autorizzazione. Le disposizioni introducono inoltre una serie di divieti e condizioni: e' vietata la sosta in posteggi su suolo pubblico nei comuni ove sia esercitato il servizio di taxi. In questi comuni i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare esclusivamente all'interno della rimessa. Anche le prenotazioni devono essere effettuate in rimessa. L'inizio e il termine di ogni singolo servizio devono avvenire nel garage situato nel comune che ha rilasciato l'autorizzazione, con ritorno alla stesso, mentre il prelevamento e l'arrivo a destinazione dell'utente possono avvenire anche nel territorio di altri comuni. I conducenti sono obbligati a compilare e tenere un "foglio di servizio" completo di una serie di dati tra cui il timbro dell'azienda e/o societa' titolare della licenza. In caso di violazione sono poi previste una serie di sanzioni tra cui la sospensione o la cancellazione della licenza.

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