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Cronache
Telefono azzurro, abusati 18 milioni di ragazzi in Europa. Ecco i dati record

Numeri allarmanti  dall'Italia: tra 60 paesi risulta al 45° posto nell'area della prevenzione ed al 18° posto nelle politiche d'intervento

In occasione della Giornata Internazionale per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi, che si celebra domani 18 novembre, Telefono Azzurro ha promosso un momento di riflessione sul tragico fenomeno.

In Europa 18 milioni di ragazzi hanno subìto un abuso sessuale prima di raggiungere la maggiore età. Secondo l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) circa 3 bambini su 4, ovvero 300 milioni di bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni, sono regolarmente soggetti a punizioni fisiche e violenze psicologiche da parte dei genitori e dei tutori.

Nel 2022, il NCMEC (Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati) ha analizzato poco più di 32 milioni di segnalazioni di abusi sessuali su minori di tutto il mondo, con un aumento dell'87% rispetto al 2019. Sono numeri allarmanti che rispecchiano solo in parte un fenomeno di portata globale che richiede l'attenzione e azioni concrete a livello internazionale di prevenzione e sostegno alle vittime. Anche in Italia il trend è molto preoccupante.

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Secondo il report 'Out of the Shadow' pubblicato nel 2022 da The Economist, che mappa la visione e l'approccio utilizzato da 60 paesi nel mondo nel contrasto ad abusi e violenze a danno dei minori emerge come l'Italia si classifichi al 45° posto nell'area dedicata alla prevenzione e al 18° posto nella sezione dedicata alle politiche di intervento. È necessario un grande e maggiore sforzo per affrontare questi temi con coraggio e determinazione e combattere il fenomeno dell'abuso sessuale, come già indicato dalla Convenzione di Lanzarote del Consiglio d'Europa, promuovendo progetti di cooperazione nazionale e internazionale contro tali crimini.
"Il nostro obiettivo è da sempre quello di offrire alle vittime un luogo sicuro dove poter essere ascoltate rompendo così il silenzio rispetto ad episodi che troppo spesso restano sconosciuti e impuniti. È necessario quindi mettere in campo azioni tempestive ed efficienti per ridurre il trauma ed evitare ulteriori vittimizzazioni del minore, ma anche lo sviluppo di child protection policies a livello europeo e internazionale che garantiscano la completa tutela del minore", dichiara Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.
L'abuso sessuale sui minori è più frequente all'interno della famiglia e nella cosiddetta cerchia di fiducia. Ad esempio, il 48% delle vittime intervistate dall'inglese Indipendent Inquiry Into Child Sexual Abuse (IICSA, 2021) ha riferito di essere stato abusato da un membro della famiglia, il 12% delle vittime intervistate ha riportato di aver subìto l'abuso per mano di un insegnante-educatore, il 6% di un membro del clero e l'1% da un allenatore. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, come confermano i dati internazionali, queste situazioni spesso non vengono alla luce, soprattutto per la difficoltà delle vittime di confidarsi con qualcuno e chiedere aiuto.

La giornata di oggi è stata, inoltre, l'occasione per presentare il dossier 'Dentro l'Emergenza' di Telefono Azzurro per inquadrare meglio il fenomeno degli abusi sessuali e sollecitare azioni di prevenzione a supporto dei ragazzi che coinvolgano direttamente istituzioni e società.

I numeri parlano chiaro, violenze soprattutto a casa o a scuola


I dati annuali del '114', il numero d'emergenza che la Fondazione gestisce per conto del dipartimento per le Politiche per la Famiglia, e quelli della linea telefonica 1.96.96, parlano chiaro e delineano un quadro molto preoccupante. Nel 2022 il Centro di Ascolto e Consulenza 1.96.96 ha gestito complessivamente 2.886 casi. Di questi il 26,53% è riconducibile all'area delle difficoltà relazionali, il 15,58% all'area abusi e violenze e il 5,45% a quella di fattori di rischio familiari.
Si tratta di situazioni che hanno coinvolto più di 3.000 minori e che si sono verificate principalmente tra le mura domestiche (57,32% dei casi) o a scuola (12,66% dei casi). L'elaborazione dei dati relativi al servizio 114 ha messo in luce come nel 2022 si siano gestite 2.246 richieste, di cui il 37,1% rientra nell'area abuso e violenza. Anche in questo caso per 1 minore su 2 si tratta di situazioni che nascono e persistono all'interno delle mura domestiche con i genitori che nel 65,83% dei casi sono coinvolti con il ruolo di responsabili.
Nei primi tre mesi dell'anno i due canali di raccolta delle segnalazioni di Telefono Azzurro hanno gestito in totale 44 casi di pedofilia e abuso sessuale offline (quando l'episodio tra vittima e presunto responsabile è avvenuto di persona) e 21 online. Nel 2022 il numero complessivo delle segnalazioni raccolte è stato di 275. Si tratta di dati allarmanti che rappresentano solo la punta dell'iceberg. Lo scorso anno il 43% delle chiamate di ragazzi che hanno denunciato un abuso offline al servizio 1.96.96 di Telefono Azzurro è arrivato dalla fascia d'età compresa tra gli 11 e i 14 anni, mentre 1 su 5 aveva meno di 10 anni. Tra le vittime il 73% delle richieste di aiuto è arrivato da bambine.

Le insidie della rete


Tra i 202 casi segnalati nel 2022 al '114'  il 68% ha riguardato episodi avvenuti offline. Da rilevare come, anche in questo caso, le mura domestiche siano il principale luogo dove si nasconde il pericolo. Dal dossier, infatti, emerge come i casi in cui l'abuso sessuale abbia coinvolto nel ruolo di responsabile uno dei genitori del minore rappresentino il 36% del totale. L'uso del digitale, unito a una mancanza di controllo da parte dei genitori, espone i ragazzi a molteplici rischi. Alcuni dati internazionali evidenziano infatti che 1 bambino su 10 con età compresa tra i 10 e i 15 anni ha parlato con uno sconosciuto online e che il 62% dei minori tra 8 e 17 anni abbia ricevuto richieste di amicizia da persone sconosciute.


"Da 20 anni grazie al Servizio '114' abbiamo gestito 31.000 casi di emergenza con 175.300 ore di attività ininterrotta. I dati raccolti dalle nostre linee di ascolto ci mettono di fronte a un'evidenza: le violenze e gli abusi sui minori sono in forte aumento. Per questo motivo occorre costruire sistemi di ascolto, rivedere norme innovative e investire maggiori risorse per il controllo e la sicurezza degli spazi fisici e digitali frequentati da bambini e adolescenti",spiega Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro.

"Sono fortemente convinto che bisogna lavorare tutti insieme per attuare strategie che rafforzino la risposta e riducano il rischio su scala globale, proteggendo i bambini dagli abusi sessuali e dai danni a lungo termine sulla loro salute mentale", ha concluso il Presidente.

 

Leggi anche: Maestro d'asilo sospettato di 40 abusi: "Nessun vizio di mente"

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