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Cronache
Terremoto Amatrice, Conte: "Il Recovery Fund potrà dare un contributo"

A quattro anni dal devastante terremoto che ha distrutto alcuni borghi del centroitalia, provocando trecento vittime e oltre quarantamila sfollati, Amatrice ricorda quei tragici momenti con una messa in ricordo dei defunti. Presente alla cerimonia anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma intorno a lui molto sedie sono rimaste vuote, c'è ancora molta rabbia per la ricostruzione ancora ferma: un cartello sulla SS4 invita i politici ad inginocchiarsi ai terremotati.

Terremoto, Conte: "Cambiate le regole per velocizzare la ricostruzione"

“Con la normativa vigente era pressoché impossibile ricostruire. Abbiamo fatto un grande sforzo normativo, per il quale devo ringraziare tutti quanti, per modificare la disciplina vigente. Adesso si può ricostruire seguendo il criterio della riqualificazione edilizia e non delle nuove costruzioni, e questo velocizzerà e non poco le procedure della ricostruzione”. E’ quanto ha dichiarato il premier Giuseppe Conte ad Amatrice, dopo la cerimonia di commemorazione delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016.

"Il Recovery Fund potrà dare un contributo per integrare le risorse già stanziate", ha aggiunto il premier.

Terremoto, Conte: "Intrapresa la strada giusta per ricostruire"

“Tra 6 mesi non cambierà molto, tra un anno neppure. Il processo di ricostruzione è molto lungo e complesso, e ora ha preso la strada giusta”. Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando con i familiari delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016 al termine della commemorazione di Amatrice.

“Abbiamo fatto leggi per semplificare e velocizzare la ricostruzione - ha proseguito Conte - abbiamo fatto decreti, c’è un commissario che è partito molto bene. Occorrono le risorse, che ci sono, gli strumenti normativi, le persone. Siamo sulla strada giusta, e vogliamo lavorare per fare in modo che la ricostruzione prenda piede nel più breve tempo possibile”.

“I cittadini fanno bene a protestare, a lamentarsi, a chiedere, a pretendere. Non devono giustificarsi con nessuno. E’ a loro che vogliamo e dobbiamo dare risposte, e ora, con le nuove impalcature messe in campo per la ricostruzione di questi territori, sono sicuro che riusciremo a darle loro”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine della cerimonia di commemorazione delle vittime del terremoto del 2016, che si è svolta ad Amatrice.

Terremoto, Mattarella: "L'opera di ricostruzione è ancora incompiuta"

"Nella triste ricorrenza del quarto anno dal gravissimo terremoto che provocò nell'Italia Centrale più di trecento vittime e oltre quarantamila sfollati, desidero ancora una volta esprimere ai cittadini di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto, Pescara, e delle altre zone colpite, vicinanza e solidarieta'". Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del quarto anniversario dal sisma che scosse il Centro-Italia.

"Il pensiero che si rinnova - aggiunge - va, anzitutto, alle vittime e ai loro familiari. E ai tanti che hanno perduto casa o lavoro - e spesso entrambi - in quella notte drammatica. Nonostante tanti sforzi impegnativi, l'opera di ricostruzione dei paesi distrutti - da quel sisma e da quelli che vi hanno fatto seguito in breve tempo - è incompiuta e procede con fatica, tra molte difficoltà anche di natura burocratica". "Nello spirito di solidarietà, fondamento della nostra Costituzione, la Repubblica - in tutte le sue istituzioni, territoriali e di settore - deve considerare prioritaria la sorte dei concittadini pù sfortunati colpiti da calamità naturali, recuperando, a tutti i livelli, determinazione ed efficienza", conclude.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è ad Amatrice per la cerimonia di commemorazione delle vittime del terremoto del 2016. Il Premier ha preso posto vicino a due dei familiari delle vittime, con cui si è fermato a parlare poco prima dell’inizio della funzione. Abbiamo fatto un’operazione ’verità’. Abbiamo fatto il primo rapporto, ci sono dati ed elementi di valutazione per poter imprimere una accelerazione". Giovanni Legnini, commissario per la ricostruzione sisma 2016 all’Adnkronos si dice pronto a passare ai fatti. "Abbiamo innovato radicalmente le procedure - spiega entrando nel campo da calcio Tilesi dove tra non molto inizierà la Santa messa per ricordare le vittime del terremoto di Amatrice - Abbiamo sburocratizzato sia sul versante della ricostruzione privata, sia con il decreto del governo semplificazione, su quello della ricostruzione pubblica. Adesso la sfida è l’attuazione. I tempi non possono essere lunghi - incalza Legnini - lo sono già stati quelli che abbiamo alle spalle. Quelli davanti devono essere brevi, mi aspetto un ritmo crescente di cantieri e quando questo complesso andrà a regime e inizierà a produrre i suoi effetti mi aspetto il decollo. Mi piacerebbe avere almeno 5mila cantieri subito dopo l’inverno".

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