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Cronache
Terremoto, "In Italia oltre 28 mila scuole a rischio sismico"

"Inaccettabile che edifici pubblici, come scuole e ospedali, siano i primi a crollare". Così l'avvocato penalista Daniele Bocciolini, che ad Affaritaliani.it commenta quanto avvenuto nel territorio di Amatrice con il terremoto di mercoledì notte.  Ecco quali sono le colpe e i reati umani.

L'INTERVISTA

Avvocato, la Procura di Rieti ha aperto un fascicolo per i crolli avvenuti in seguito al terremoto. Qual è il reato iscritto?

"La Procura di Rieti, coordinata dal dott. Giuseppe Saieva, dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi sulle zone colpite dal sisma ed aver sottoposto a sequestro alcune aree interessate, ha iscritto d’ufficio un procedimento penale con riferimento alla fattispecie di “disastro colposo”, più esattamente per “crollo colposo di costruzioni”. L’iscrizione del procedimento è un atto dovuto, per consentire ai magistrati di effettuare i dovuti accertamenti (in primis, le consulenze tecniche) ma soprattutto per verificare se, con particolare riferimento agli edifici pubblici crollati, come il campanile di Accumoli e la scuola ad Amatrice, siano state rispettate tutte le normative antisismiche  e siano stati utilizzati correttamente i finanziamenti erogati per la ristrutturazione. Bisognerà, quindi, verificare se sussiste il cd. “nesso di causalità” tra la condotta di chi ha progettato o costruito o di chi doveva controllare e il verificarsi dei crolli".

Qual è la pena prevista e quali possono essere gli eventuali sviluppi della vicenda?

"In particolare, così come prevede l’art.  449, che rinvia all’art. 434 del Codice Penale, trattandosi di un delitto di natura colposa, la pena prevista per chi cagiona il disastro è da uno a 5 anni di reclusione. Al momento, il procedimento risulta a carico di ignoti, ma già nei prossimi giorni potrebbero uscire i nomi dei primi indagati. Peraltro, il fascicolo attualmente iscritto con riferimento alla fattispecie di crollo colposo di costruzioni, sicuramente verrà iscritto anche per omicidio colposo e lesioni colpose, essendo i morti e i feriti conseguenze dirette dei crolli. In questo caso, ovviamente, le pene eventuali, in caso di condanna, saranno più alte e potranno arrivare fino ai 15 anni di reclusione".

Quindi non è solo colpa della natura?

"Assolutamente no. La storia sembra tristemente ripetersi. Anche all’Aquila, a seguito del terremoto del 2009, venne aperto un fascicolo per i crolli della “Casa dello Studente”(in cui morirono 8 ragazzi) e le condanne sono state confermate anche in Cassazione. In quel caso vennero rilevate una serie di irregolarità e difformità: il sisma venne considerato una mera concausa del crollo e dei conseguenti eventi lesivi, che non si sarebbero verificati se i lavori di ristrutturazione dell'edificio fossero stati eseguiti conformemente a diligenza, prudenza e perizia, e nel rispetto della vigente normativa prevenzionistica. Trovo inaccettabile che, quando accadono eventi di questa specie, edifici pubblici, come scuole e ospedali, siano i primi a crollare ed è giusto effettuare le dovute indagini. Pur non potendo prevedere in concreto il verificarsi di una calamità naturale, come un terremoto, la prevenzione in questi casi può impedire che si trasformino in tragedie, nella maggior parte dei casi annunciate. L’Italia non può essere sempre il paese del giorno dopo. Secondo i dati più recenti, 28.000 scuole sono attualmente  a rischio sismico; il 60% sono state costruite prima del 1974. Se è vero che la natura è imprevedibile e feroce, la catena di errori, chiamiamoli, “umani” è imperdonabile".

Tags:
terremoto avvocato bocciolini
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