Terremoto in Irpinia, Mattarella ricorda le vittime: "Pagina difficile della nostra storia" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 15:54

Terremoto in Irpinia, Mattarella ricorda le vittime: "Pagina difficile della nostra storia"

"La Repubblica si unisce al dolore dei familiari"

Di Sara Barni

"Una pagina difficile della nostra storia rimasta impressa nella memoria collettiva"


"Sono trascorsi quarantacinque anni da quel drammatico 23 novembre del 1980 in cui violente scosse sismiche colpirono l'Irpinia, la Basilicata e alcune aree della Puglia, causando la morte di circa tremila persone, migliaia di feriti e sfollati, milioni di cittadini bisognosi di aiuto".

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ricorda nella dichiarazione in cui sottolinea anche come "la risposta alla catastrofe da parte delle istituzioni e della società civile, dei tanti volontari che, mossi da un profondo spirito di partecipazione e solidarietà, accorsero in aiuto delle popolazioni locali, fu impegnativa e generosa".

Parla, il Capo dello Stato, di "una pagina difficile della nostra storia rimasta impressa nella memoria collettiva, richiamo costante - avverte - alla necessità di adeguare sistemi di monitoraggio e di immediata reazione alle vulnerabilità a cui sono esposte parti del territorio italiano e al contempo sprone alla ricerca di soluzioni adeguate in materia antisismica per una ricostruzione che fosse anche rilancio di aree interne del nostro Paese". "La Repubblica - conclude - commemora le sue vittime e si unisce al dolore dei familiari".

La nota di Luca Ferlaino, presidente SocialCom Italia

In qualità di agenzia di comunicazione del Ministro Musumeci oggi abbiamo pubblicato un post commemorativo sul terremoto in Irpinia in cui abbiamo erroneamente postato una foto del sisma di Amatrice. 

Ci assumiamo pienamente la responsabilità dell’accaduto e desideriamo porgere le nostre più sincere e profonde scuse agli abitanti dell’Irpinia, alla comunità di Amatrice, al Ministro Musumeci e a tutte le persone che si sono sentite offese dal contenuto pubblicato sui canali social del ministro.

Da napoletano, ho vissuto personalmente il dramma del terremoto negli anni ’80 e purtroppo conosco bene quanta morte e quanto dolore abbia portato alla comunità campana. Questa circostanza mi mortifica ancora di più: sono profondamente addolorato per l’errore materiale che ha generato il post in questione.