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Cronache
Terrorismo,gommoni veloci per arrivare in Italia."Rischiate esercito kamikaze"

VIAGGI AFRICA-SICILIA SU GOMMONI VELOCI. PASSEGGERI PAGAVANO FINO A 2500 EURO

Gommoni veloci in grado di arrivare in Italia senza essere scoperti, il tutto per una cifra di circa 2500 euro a migrante. . Era questa una delle attivita' principali dell'organizzazione smantellata dai carabinieri del Ros che questa mattina, su disposizione della Procura di Palermo, hanno eseguito 15 fermi. Traversate dalle coste maghrebine a quelle trapanesi a bordo di natanti off-shore capaci di garantire trasferimenti rapidi e tendenzialmente in grado di eludere i controlli. A bordo dei quali, almeno secondo il pentito che ha fatto scattare l'indagine antiterrorismo, denominata 'Abiad', ci sarebbero anche terroristi. L'indagine ha permesso di individuare un sodalizio criminale transnazionale prevalentemente formato da cittadini tunisini e "particolarmente dinamico nell'organizzazione" dei viaggi dall'Africa alle coste siciliane. I viaggi avvenivano in cambio di denaro contante: 6000 dinari tunisini a persona, circa 2.500 euro.

Terrorismo: parla pentito, "Rischio esercito kamikaze in Italia"

"Voglio evitare che vi troviate un esercito di kamikaze in Italia". Sono le parole di un pentito detenuti a Genova che hanno dato un contributo all'operazione del Ros, coordinati dalla Dda di Palermo, culminata nell'esecuzione di 15 fermi per terrorismo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Alcuni terroristi possono giungere in Italia con il loro aiuto", ha aggiunto.

Terrorismo: blitz Ros, su Facebook propagandati martirio e jihad

L'attività di traffico era accompagnata al proselitismo sul web. "Il martirio e la jihad la sola via per aspirare al paradiso". Il capo dell'organizzazione propagandava cosi' le sue idee e i suoi propsiti terroristici, tra foto di bandiere americane bruciate, altre dell'Isis, immagini di morti violente e di Bin Laden. La Dda di Palermo parla di "significativa azione di propaganda jihadista con incitamento alla violenza e all'odio razziale". Ulteriore segno di radicalizzazione a sfondo religioso e' l'iscrizione dell'indagato al gruppo Facebook "Quelli al quale manca il paradiso"

Terrorismo: blitz Ros, "Grave minaccia a sicurezza nazionale"

"Attuale e concreta minaccia alla sicurezza nazionale". Lo scrivono i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo - in riferimento all'organizzazione smantellata nella notte in seguito al fermo di 15 persone eseguito dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale. Non soltanto traffico di uomini e sigarette, ma anche il "rischio terrorismo di matrice jihadista". "Sussistono significativi ed univoci elementi per ritenere che l'organizzazione in esame costituisca un'attuale e concreta minaccia alla sicurezza nazionale poiche' in grado di fornire a diversi clandestini un passaggio marittimo occulto, sicuro e celere che, proprio per queste caratteristiche, risulta particolarmente appetibile anche per quei soggetti ricercati dalle forze di sicurezza tunisine, in quanto gravati da precedenti penali o di polizia ovvero sospettati di connessioni con formazioni terroristiche di matrice confessionale". Uno degli indagati, in particolare, risulta essere contiguo "ad ambienti terroristici a sfondo jihadista pro Isis in favore di cui, attraverso la sua pagina Facebook, ha posto in essere una significativa azione di propaganda jihadista con incitamento alla violenza ed all'odio razziale. Ulteriore segno di radicalizzazione a sfondo religioso e' l'iscrizione dell'indagato al gruppo Facebook "Quelli al quale manca il paradiso". Secondo i magistrati inoltre sussiste il pericolo di fuga e di reiterazione dei reati, da qui la necessita' di eseguire il fermo. Il provvedimento - eseguito dal Ros con il supporto dei comandi territoriali - e' stato disposto dalla Direzione distrettuale antimafia guidata da Francesco Lo Voi che ha coordinato le indagini con il procuratore aggiunto Marzia Sabella e i sostituti Claudia Ferrari e Calogero Ferrara.

Terrorismo: operazione dei Ros tra Palermo e Brescia, 15 fermi

Terrorismo e associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: sono alcuni dei reati contestati nell'ambito dell'operazione "Abiad" coordinata dalla procura di Palermo e condotta dai carabinieri del Ros, nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia, che hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di 15 indagati. Il traffico di uomini era molto attivo tra Tunisia e Mazara del Vallo. Ad essere fermati, gli organizzatori della tratta, ma e' ricercato il capo dell'organizzazione accusato di aver fatto sui social, su Facebook, propaganda jihadista. La tariffa sarebbe stata di 5 mila dinari, che raddoppiava per coloro che in Tunisia erano latitanti per reati anche di terrorismo. L'inchiesta si sarebbe avvalsa anche di un pentito. Sono accusati, a vario titolo, di istigazione a commettere piu' delitti in materia di terrorismo, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al contrabbando di sigarette, episodi di ingresso illegale di migranti clandestini nel territorio nazionale e esercizio abusivo di attivita' di intermediazione finanziaria, reati questi aggravati dall'averli commessi avvalendosi del contributo di un gruppo organizzato impegnato in attivita' criminali in piu' di uno Stato.

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