Torino è un Comune No Tav. Via libera all'odg dei 5 Stelle - Affaritaliani.it

Cronache

Torino è un Comune No Tav. Via libera all'odg dei 5 Stelle

Tutto il Centrosinistra era stato espulso dal consiglio comunale

E' ufficiale: Torino è un comune No Tav. Con 23 voti favorevoli e solo 2 contrari il Consiglio comunale del capoluogo piemontese ha approvato l'ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che esprime contrarietà alla Tav e chiede di sospendere l'opera in attesa dei risultati dell'analisi costi/benefici avviata dal governo. "La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto", ha spiegato l'assessore ai Rapporti col Consiglio e all'Ambiente Alberto Unia. "L'atto - ha sottolineato - dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se c'è una sostenibilità economica dell'opera". Al dibattito in aula, e alla votazione finale non ha partecipato la sindaca Chiara Appendino che è in trasferta a Dubai.

Il dibattito in consiglio comunale sulla mozione No Tav del M5S ha avuto momenti di alta tensione. Il presidente della Sala Rossa Fabio Versaci ha espulso dall'aula tutti gli esponenti del Centrosinistra, a partire dal capogruppo Stefano Lo Russo e dall'ex sindaco Piero Fassino e per farlo ha chiesto l'intervento dei vigili urbani. L'espulsione dopo l'esposizione di cartelli a favore della Tav". "Mi spiace per quanto accaduto - ha detto il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci - ma ci sono delle regole. Io non ho gradito quello che avete fatto".

Dopo l'espulsione Fassino dice: "L'assenza della sindaca è una scelta grave e irresponsabile, vuol dire avere una grande coda di paglia"."Bisogna chiedersi che cosa proporrà agli investitori visto che la sua linea è dire no a tutti gli investimenti", ha aggiunto lasciando la Sala Rossa.

Tutto ciò mentre  momenti di tensione si verificavano davanti al portone d'ingresso del municipio di Torino. Gli agenti hanno sbarrato l'ingresso creando una barriera tra i No Tav e un nutrito gruppo di manifestanti che sono a favore dell'opera. Fra questi il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Tronzano. "Speriamo che (il presidente della regione) Chiamparino monitori la situazione e alla fine prevalga il buon senso".

Anche 200 imprenditori e sindacalisti hanno partecipato al presidio davanti al Comune di Torino. Presenti i presidenti delle nove associazioni d'impresa - Api, Unione Industriale, Amma, Ascom, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Collegio Costruttori, Confapi - che sono entrate in Sala Rossa per assistere al dibattito. Presenti anche Cisl e Fim. I rappresentanti degli imprenditori hanno incontrato Valentina Sganga, capogruppo del M5S a Palazzo di Città. Ma nulla è cambiato nella posizione dei grillini   “Non rinviamo la votazione”. Dopo quasi un’ora di confronto la posizione del gruppo 5 Stelle non è cambiata nonostante il pressing dei nove presidenti delle associazioni di categoria dell’industria, commercio e artigianato con in più il numero uno della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte. Nessuna delle proposte, dal ritiro dell’ordine del giorno al rinvio dell’ordine del giorno No Tav per schierare la città tra I Comuni contrari all’alta velocità Torino-Lione. Sotto la finestra di dove si è tenuta la riunione si confrontano a suon di slogan No Tav e Si Tav. Rappresentanti della Cisl, radicali, No Tav. E’ la prima volta che la Tav raggruppa anime e sigle così differenti. “Non hanno voluto sentire le nostre argomentazioni”, sottolinea Dario Gallina presidente dell’Unione industriale. Sul tavolo della sala riunioni il libro dei No Tav. “Questa è una scelta strategica, che vincola la citta’ per decenni. E la sindaca svicola dalle sue responsabilità. Una marcia dei quarantamila? Sarà dei centomila se continua così", aggiunge a proposito di una manifestazione sull'esempio di quella del 1980 a Torino.

Tav: imprenditori esindacati, colpo basso per Torino - "Quanto approvatooggi dal Consiglio Comunale di Torino e' un oltraggio al futuro dellacitta', delle imprese, dei lavoratori. Un colpo basso per il territorioe per le sue speranze di ripresa". Cosi' i presidenti delle 11associazioni d'impresa di Torino e i sindacati edili hanno commentatol'approvazione dell'ordine del giorno che chiede la sospensione deilavori per la Tav. "Non possiamo stare a guardare la distruzione delnostro futuro di cittadini. Presto vi saranno altre iniziative dilotta", annunciano.

Tav, Renzi: stop M5sTorino incomprensibile e masochista - "Oggi e' un giorno segnato da questa decisione incomprensibile, masochista dei 5 Stelle a Torino sulla Tav". Lo ha detto Matteo Renzi, senatore ed ex segretario del Pd, a proposito dell'ordine del giorno per lo stop alla Tav votato in Consiglio comunale a Torino. "Siamo in presenza - haaffermato, a margine di un evento a Firenze - di una forza politica che continua a fare del male all'Italia e a farsi del male, lo abbiamo visto praticamente su tutte le partite delle infrastrutture sul nostro territorio nazionale".

Tav: Boccia, odg su stop? Decisione molto triste - "Il nostro pensiero e' in linea con la Confindustria di Torino, siamo un Paese industriale e dobbiamo avere una visione che sembra venir meno con questo blocco ideologico alle grandi infrastrutture che sono nell'interesse del paese. E' molto triste una decisione di questo tipo". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia a margine dell'evento di consegna del 'Premio Anima' in merito all'ordine del giorno del gruppo 5 stelle approvato in consiglio comunale in merito allo stop alla Tav.

Tav: Gelmini, M5s vuole far pagare a Paese prezzo sua inadeguatezza - "Il Movimento 5 stelle, dopo aver preso in giro gli elettori pugliesi su Ilva e Tap, adesso vuole far pagare a Torino, al Piemonte, all'intero Paese il prezzo avvelenato della sua inadeguatezza. I grillini non hanno alcuna visione strategica di futuro, il loro e' un 'no' a prescindere. Dopo aver raccontato bugie in campagna elettorale adesso vogliono provare a lavarsi la coscienza imponendo lo stop alla Tav Torino-Lione". Lo afferma Mariastella Gelmini. La capogruppo di Forza Italia alla Camera aggiunge che "oggi a Torino le organizzazioni datoriali e sindacali, che rappresentano centinaia di migliaia di lavoratori, hanno manifestato la loro ferma contrarieta' all'ipotesi che possano essere fermati i lavori dell'alta velocita'. La maggioranza in Consiglio comunale, guidata da Chiara Appendino, sorda ad ogni tipo di confronto, vuole inspiegabilmente colpire Torino e fermare una infrastruttura strategica per lo sviluppo economico di una fetta importante di Paese". "La comunita' torinese e piemontese non condivide questa scelta scellerata e autolesionista. L'amministrazione del Movimento 5 stelle non puo' condannare una citta' intera all'oscurantismo e alla decrescita per mero calcolo politico. Se il sindaco non e' in grado di difendere la propria collettivita' abbia il coraggio di dimettersi", conclude.