Toscana: 'donne-vetrina' nelle terme, stop della Lega al suo consigliere
“La Lega prende le distanze dai contenuti e dai toni del consigliere Roberto Salvini, che ha parlato esclusivamente a titolo personale e ha danneggiato anni di battaglie leghiste per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane e toscane in particolare”. E'quanto riporta una nota della Lega Toscana in seguito alle polemiche per l'intervento del consigliere regionale che, in una seduta della commissione Sviluppo economico, ha parlato dell'ipotesi delle “donne in vetrina” come soluzione per il rilancio del turismo termale. L'intervento di Salvini, pubblicato su Facebook da Monia Monni (Pd), che si è detta “indignata e disgustata”, ha suscitato una valanga di polemiche. Per la Lega Toscana "Roberto Salvini sbaglia anche rispetto alle donne: la Lega è in prima linea per difenderne dignità e diritti,sotto tutti i punti di vista, familiare, sociale e lavorativo”.
“Il consigliere regionale – si legge ancora nella nota - è fuori linea anche sulla legalizzazione della prostituzione: la Lega è a favore della riapertura delle case chiuse, ma guarda al modello svizzero e austriaco, quindi senza vetrine, col chiaro scopo di garantire più sicurezza nelle nostre città, eliminare il degrado nelle aree teatro di prostituzione da strada, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali,prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme e incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo stato italiano”.
“La Lega – riporta infine il comunicato - ribadisce con fermezza che non è minimamente favorevole a trasformare il turismo termale in turismo sessuale".
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