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Cronache
Toscana, discarica di RiMateria: sospeso il conferimento rifiuti speciali

L'appello del comitato della Salute della  Val di Cornia  e del suo Presidente, il Chirurgo Alessandro Dervishi 

La Regione Toscana sospende fino al 31 gennaio 2020 l'attività di conferimento dei rifiuti speciali nella discarica di RiMateria, per inosservanza, da parte dell'omonima società, delle prescrizioni autorizzative finora disposte riguardo la ex Asiu e la nuova zona di coltivazione, il cosiddetto “cono rovescio”  . E' l'effetto dell'ultima prescrizione, datata 15 novembre 2019, la n. 18561 che il Settore bonifiche e autorizzazione rifiuti invia, a mezzo PEC, oltre a RiMateria anche ad Arpat, Comune di Piombino, Asl, Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico ed al Settore Via-Vas della Regione Toscana.

Se lo stesso atto fosse stato pubblicato una ventina di giorni prima forse il Nurv, che ha aperto la strada all'ampliamento della discarica di RiMateria, avrebbe deliberato in modo diverso?

Le criticità che un altro ufficio, sottolineiamo della stessa Regione Toscana, con questa ultima diffida  sta portando a conoscenza di tutti e cioè che, dal punto di vista ambientale questa discarica ancora oggi non è a norma, avrebbero dovuto cambiare il parere del Nurv?  Secondo noi , si! Invece, come ormai ci ha abituato da anni, la Regione Toscana continua nel suo copione già noto: emana degli atti in cui sostanzialmente indicherebbe a RiMateria la strada da seguire per eliminare le criticità ambientali che, come Comitato, andiamo denunciando da anni.

Per prima cosa Rimateria dovrà stilare, nel giro di quindici giorni, "un documento con cui attesti quanto già realizzato e definisca i tempi di attuazione di tutto quanto richiesto garantendo la conformità dell'installazione a quanto autorizzato e alla normativa di settore". Tale documento, che sarà valutato dagli uffici regionali, in collaborazione con Arpat, riguarderà soprattutto l'analisi dei rifiuti introdotti in discarica ed il loro potere odorigeno, la formazione ed il trattamento del percolato, la riduzione delle emissioni in atmosfera e l'avvio della sezione del recupero energetico del biogas.

 

La sospensione dei conferimenti è solo limitata ad un breve lasso di tempo, ovvero fino a quando la Regione riterrà "che sono state eliminate le inosservanze e siano applicate dal gestore tutte le misure appropriate e necessarie a garantire, anche provvisoriamente, in attesa del completamento di tutto quanto richiesto, la conformità dell’installazione a quanto autorizzato e alla normativa di settore". Francamente quel "anche provvisoriamente" ci lascia perplessi viste le numerose inadempienze di RiMateria. In parole semplici la Regione, secondo noi, direbbe all'azienda: "presentami almeno i progetti , dammi la certezza che hai aperto i cantieri e io, Regione, adotto una nuova determina dirigenziale per autorizzarti di nuovo a conferire i rifiuti, non importa sostanzialmente che i lavori siano giunti a termine".

 

Tra le diverse inadempienze rilevate nella nuova diffida la Regione punta l'occhio anche sulla polizza fidejussoria con le Assicurazioni  Le Generali, la cui stipula è avvenuta nel Luglio 2019. Le stesse  Generali hanno dichiarato la loro ”indisponibilità”  ad  adeguare la polizza ai dettami della Legge Regionale  e  quindi la Regione ha respinto questa polizza,  per cui,  tra l’altro,  il premio risulta già pagato e per la quale i soci privati e i comuni avevano prestato garanzia solidale. In data 5 Novembre RiMateria  ha trasmesso la bozza di una nuova polizza , emessa da un altro intermediario e  attualmente in fase di valutazione da parte della Regione. Che cosa prevede questa nuova polizza: di nuovo la garanzia solidale dei soci privati e dei Comuni? Dove sono andati a reperire un’assicurazione capace di garantire quello che una compagnia grande e quotata come Le Generali  non ha voluto fare? E cosa succede ora? A quest'ultima domanda rispondiamo che i tempi si allungheranno ancora, di qualche mese, rispetto alla prescrizione regionale emessa nel mese di Luglio che intimava a RiMateria la stipula della fidejussione in tempi brevi, pena il blocco dei conferimenti. Avete capito bene, la Regione ha di fatto concesso a RiMateria di conferire rifiuti da Luglio ad oggi pur non avendo la fidejussione richiesta dalla Regione stessa.

 

Affrontiamo ora la complessa questione ambientale. Con quest'ultima diffida la Regione chiede a RiMateria di "attuare la corretta captazione del biogas, garantendo con continuità la massima efficienza di captazione ed effettuandone il corretto trattamento, minimizzando le emissioni diffuse e incontrollate in atmosfera, di ridurre le emissioni odorigene;  attuare gli interventi di copertura provvisoria e temporanea della discarica, necessari sia a ridurre le emissioni di biogas che a minimizzare l’infiltrazione di acque meteoriche e la produzione di percolato; approfondire i monitoraggi sulle acque di falda; gestire correttamente il percolato prodotto dalla discarica". Tutte queste azioni dovranno iniziare entro la fine del mese di novembre, la Regione lo scrive chiaro nella sua ultima diffida.

 

Per quanto riguarda la tutela dell'aria "Rimateria ha realizzato 19 nuovi pozzi di captazione del biogas e ripristinato 7 vecchi pozzi, senza che questi siano ancora collegati alla rete di aspirazione - si legge nella nota regionale.  Come correttamente rilevato da ARPAT tale condizione è causa del disturbo odorigeno rilevato nel corso dei sopralluoghi del 29/10/2019 e del 5/11/2019; il gestore nella realizzazione di tali interventi avrebbe dovuto adottare modalità operative finalizzate a ridurre al minimo le emissioni, come prescritto dall’AIA 761/2016, collegando immediatamente i pozzi, man mano realizzati al sistema di estrazione e trattamento del biogas. Le modalità operative adottate hanno invece incrementato le emissioni di biogas e le situazioni anomale non sono state tempestivamente comunicate a questa autorità competente e ad ARPAT, in contrasto con quanto disciplinato dall’AIA stessa". RiMateria, inoltre, deve provvedere ad installare le centraline mobili ed effettuare una manutenzione periodica del sistema di captazione del biogas, oltre ad una serie di studi previsionali sulla produzione del biogas.

Per quanto riguarda le acque RiMateria non ha trasmesso alla Regione, nei tempi da essa previsti, un approfondimento del monitoraggio isotopico, accompagnandolo ad un dettagliato studio idrogeologico. Inoltre "il gestore deve fornire i dati del monitoraggio e valutare l’opportunità di eseguire indagini finalizzate alla verifica dell’integrità dell’impermeabilizzazione artificiale.” Infatti l’ultima indagine geoelettrica condotta è dell’anno 2008, per verificare il mantenimento dell’integrità del fondo impermeabile della discarica. “ Oltre a questo, ogni quindici giorni, RiMateria dovrà comunicare a Regione ed Arpat gli esiti delle misurazioni giornaliere del livello di percolato presente in discarica e dei quantitativi di percolato smaltiti". Inoltre riguardo il monitoraggio isotopico apprendiamo che “la proposta del gestore prevede la ripetizione del monitoraggio isotopico delle acque della rete dei piezometri oggetto del monitoraggio di AIA e dei punti “Fosso Strada” e “Fosso Val di Cornia SO”, contestualmente alla caratterizzazione del percolato.” Ma, stranamente per noi, “La proposta non contempla: gli altri punti di campionamento utilizzati nella precedente indagine, in particolare non sono previste analisi per le acque per le quali non è stato possibile escludere una contaminazione da percolato, prelevate nel pozzo privato “PO_1”, nel piezometro ubicato in area LI53 denominato“PZ_vascaLI53” e nel piezometro “P2_C”, ubicato nell’area “Conglomix””. Avete letto attentamente?  Dai campionamenti verrebbero esclusi proprio quei pozzi nei quali , dalla precedente campagna isotopica, sarebbe stata rilevata presenza di traccianti del percolato. Per noi quei pozzi non vanno esclusi, ci mancherebbe, al contrario è proprio da quelli  che bisogna cominciare ad analizzare. Ma si sa, a volte per convenienza si  cerca tutto tranne quello che non si vuole trovare.

Altra prescrizione data a RiMateria riguarda la copertura, anche  provvisoria, di diversi settori della discarica, a cui dovrà iniziare a provvedere in tempi abbastanza brevi, man mano che realizzerà le opere di regimazione idraulica delle acque dilavanti la discarica che saranno convogliate nel Fosso Cornia Vecchia.

Abbiamo descritto in altre occasioni le criticità ambientali che il centro abitato di Colmata subisce da troppo tempo ma non sappiamo se entro la fine di gennaio RiMateria avrà ottemperato a tutte le prescrizioni indicate dalla Regione per ridurre queste criticità. Chiediamo a tutti gli Enti messi a conoscenza  della diffida in questione di sorvegliare affinché stavolta l'azienda di rifiuti inizi davvero a mettersi in regola. Invitiamo quindi  la Giunta Regionale a dare parere negativo sull'ampliamento della discarica non essendo la stessa a norma come si evince abbondantemente dalla sopra citata diffida. Inoltre, essendo  stata diffidata Rimateria più volte  e persistendo la stessa con reiterate violazioni che determinano situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente e la salute, chiediamo ai sensi di Legge la revoca dell'autorizzazione e la chiusura dell'installazione.

 

https://www.italienspr.com/piombino/

 

 

 

 

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