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Cronache
Pay tv pirata, gli utenti rischiano multe fino a 25mila euro

Pay tv pirata: rischio indagine e multa 25 mila euro anche per utenti

Rischiano di essere iscritti sul registro degli indagati anche tutti i cittadini che hanno acquistato illegalmente i pacchetti di Pay Tv pirata. E una multa da 2 mila 500 a 25 mila euro anche gli utenti. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa della Guardia di Finanza al comando Generale. Secondo i militari, inoltre, sarebbero circa 600 mila le persone che hanno perso il posto di lavoro in seguito alle crisi aziendali indotte dal sistema smantellato questa mattina dall'operazione "Black IPTV", coordinata dal procuratore di Napoli, Giovanni Melillo.

Pay tv pirata: gip, platea indefinita di clienti anche all'estero

Quello scoperto con l'operazione "Black IPTV" è "un sofisticato sistema di frode finalizzato alla captazione e diffusione di prodotti destinati alla tv a pagamento, con notevole danno ai titolari dei diritti ed evidente frustrazione del libero mercato". E' quanto scrive nel decreto di sequestro preventivo il gip del Tribunale di Napoli Fabio Provvisier. "L'analisi dei rapporti - continua il gip - sottolinea che il sistema illegale è florido ed in più beneficia di una platea indefinita di clienti, cha va oltre i confini nazionali". Inoltre "vi è da parte degli indagati l'utilizzo di ogni espediente idoneo a dissimulare la propria identità, al fine di ostacolare ogni eventuale forma di verifica da parte delle autorità sulla reale destinazione delle somme movimentate. Gli accertamenti hanno permesso di rilevare numerosi strumenti di pagamento, utenze telefoniche, nickname, tutti intestati a prestanome o comunque non associate alle rispettive anagrafiche".  

Tv pirata, maxi blitz della polizia. Solo in Italia 5 milioni di utenti

E' in corso dall'alba una vasta operazione internazionale della Polizia denominata 'Eclissi', coordinata dalla Procura di Roma e, a livello internazionale, dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol. L'operazionemira a smantellare e oscurare il fenomeno delle Iptv, sistema che, convertendo il segnale analogico della pay tv, lo trasforma illegalmente in segnale web-digitale. L'attività ha visto la cooperazione delle Polizie e delle autorità giudiziarie anche di Francia, Paesi Bassi, Germania, Bulgaria e Grecia, impegnate contestualmente in tutta Europa a supporto degli uomini della Polizia Postale.

Un'indagine tecnico informatica estremamente accurata sulla diffusione dei segnali in streaming effettuato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha consentito di individuare le sorgenti estere dalle quali parte il segnale 'pirata'. Significativi i numeri complessivi relativi sia alle persone coinvolte, circa 5.000.000 di utenti solo in Italia, sia per il volume di affari stimato di oltre 2 milioni di euro al mese. Alle ore 12 si terrà una conferenza stampa presso gli Uffici di Eurojust all'Aja.

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