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Cronache
Udine, la dottoressa aggredita si arrende: "Basta non farò più il medico"

Adelaide Andriani, la giovane dottoressa aggredita già tre volte ha deciso do cambiare lavoro

Nel 2022 gli episodi di violenza nei confronti di medici, infermieri e del personale sanitario sono aumentati, tanto da far registare numeri allarmanti. In questi giorni alla ribalta c'è anche la testimonianza di Adelaide Andriani, 28 anni, specializzanda in Chirurgia generale. La giovane dottoressa sabato (7 gennaio) è stata quasi strangolata dall'accompagnatore di un paziente all'esterno della Guardia Medica dell'ospedale Gervasutta, a Udine. 


Il racconto di Adelaide Andriani la dottoressa aggredita

A rendere pubblico l'episodio dell'aggressione ai danni della giovane dottoressa Adelaide Andriani, 28 anni, è stata la collega 30enne Giada Aveni, che con un lungo post corredado dalle foto ha scritto: "Fare il medicoc'è chi dice che è una vocazione e lo è sicuramente, ma è altrettanto certo che al giorno d’oggi è una sfida, soprattutto in contesti come la guardia medica. ".

"Non è possibile che un medico nell’esercizio delle proprie funzioni venga aggredito per aver invitato un paziente, dopo avergli prestato le cure ritenute opportune, a recarsi in pronto soccorso nel suo interesse; non è ammissibile rischiare la propria vita sul posto di lavoro perché non si è abbastanza tutelati, perché spesso il medico di continuità assistenziale viene considerato un medico di serie B", conclude Giada Aveni.

Dal racconto delle due dottoresse, il paziente era calmo nonostante la ferita alla gamba. Al contrario, l'accompagnatore si è agitato dopo aver saputo che le due dottoresse hanno consigliato al suo amico di andare in Pronto Soccorso. Ha iniziato a urlare e a insultare fino poi ad aggredire la dottoressa Andriani che non nasconde di aver temuto per la sua vita.

La dottoressa Adelaide Andriani spiega: "Mi ha messo le mani al collo e per qualche istante non sono riuscita a respirare, sentivo che l’aria non passava. Ho pensato: adesso muoio soffocata". Poi, grazie alla collega Aveni è riuscita a liberarsi dalla presa del suo aggressore che è poi scappato prima dell’arrivo dei carabinieri. Per la giovane dottoressa si tratta della terza aggressione subita, le altre due sono accadute mentre era nel carcere di Udine dove era stata chiamata come medico di continuità assistenziale.

Entrambe le dottoresse Adelaide Andriani e Giada Aveni prestano servizio come libere professioniste. Sono i cosiddetti 'medici a gettone'. La dottoressa aggredita, però, sembra aver preso la decisione di cambiare professione, come ha detto: "Basta cambio lavoro". Mentre la collega Aveni è decisa a continuare, come scrive sui social: "Faccio appello a che questo post si diffonda, perché non posso pensare che un’altra persona ancora, dopo la mia collega, rischi di essere strangolata dall’accompagnatore di un paziente o da chicchessia. Non deve esistere che una persona, un medico venga ingiuriato e minacciato fisicamente e verbalmente come è successo alla sottoscritta! Chiediamo più tutela nello svolgimento del nostro lavoro!".


 

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