Umbria, nuove intercettazioni. Il manager: "Le sistemiamo tutte e tre"
Incredibile. Persino i danneggiati dal sistema delle nomine avvertivano gli indagati dell'inchiesta
Incredibile. Non solo i premiati o chi era coinvolto, persino le "vittime", i danneggiati dal presunto sistema messo in piedi per le nomine sulla sanità in Umbria, collaboravano con gli indagati, avvertendoli delle indagini. Lo si evince dalle nuove intercettazioni sullo scandalo umbro pubblicate dal Corriere della Sera, secondo cui le persone danneggiate in favore dei raccomandati, appena interrogati come testimoni andavano a riferire agli interessati il contenuto delle loro dichiarazioni.
In particolare, sarebbe il caso di due donne escluse "per fare posto all'amante dell'ormai ex direttore generale dell'azienda ospedaliera Emilio Duca", che secondo il Corriere "hanno raccontato di essere state sentite dalla polizia giudiziaria proprio a Duca e alla sua amica" particolare "grave e significativo" perché dimostra che due persone "penalizzate nell'ambito di una procedura selettiva per un incarico di prestigio, hanno temuto che le loro dichiarazioni fossero male accolte dal sistema di potere che gestisce con criteri non trasparenti il sistema sanitario".
In un colloquio registrato, Duca confessa che se fosse intercettato verrebbero fuori "cinque reati ogni ora". Ed effettivamente era ascoltato dai pm. Sempre il Corriere riporta poi la trascrizione di un incontro tra la governatrice Marini e lo stesso Duca. Incontro durante il quale, scrive il Corriere, la governatrice avrebbe ricevuto le domande per l'esame da recapitare alla sua candidata (circostanza che lei nega). "Tu ce l’hai tutte?" chiede la presidente, e Duca spiega: "Ci sono tre prove. La prima sarà la più selettiva, quindi è naturale che se non ci attrezziamo...".
In un’altra circostanza, prosegue il Corriere, Duca confessa a un diverso interlocutore: «Ho portato le domande alla Marini (...) Adesso vedemo com’è la situazione... su ‘ste cose è sempre un casino... a me m’ammazza, questo è il problema».
E il Corriere conclude: "Quando capisce di poter sistemare sia la candidata della Marini che quelli di Bocci e dell’ex assessore Barberini, Duca esulta con il direttore amministrativo Maurizio Valorosi": «Le sistemamo tutte e tre così abbiamo fatto contenti tutti... tanto bene è venuta, un bijoux»
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