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Cronache
Umbria, intercettazioni. "Ho le domande, tranquilla". Inchiesta si allargherà

Arresti sanita': fonti,indagine destinata ad allargarsi

E' un indagine "destinata ad allargarsi" quella condotta dalla Guardia di Finanza su una decina di concorsi per assunzioni all'ospedale di Perugia che sarebbero stati pilotati, secondo l'Ansa. L'inchiesta si incentra "principalmente" sull'ospedale del capoluogo umbro. Ma potrebbe estendersi - secondo quanto si e' appreso - anche ad altri settori della sanita' e della politica legata al Pd.

«Qui ce so le domande, tra quelle lì... sta tranquilla». Diceva così il direttore dell'azienda ospedaliera alla governatrice Pd. Bufera sulla sanità in Umbria. Perquisizioni, arresti e tante polemiche politiche. Ai domiciliari sono finiti il segretario regionale del Partito democratico ed ex sottosegretario all'Interno, Gianpiero Bocci, l'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, e il dg dell'ospedale, Emilio Duca. Stesso provvedimento per il direttore amministrativo. Indagata la presidente della Regione, Catiuscia Marini. L'inchiesta, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Perugia, è stata aperta con ipotesi di reato che vanno dall'abuso di ufficio alla rivelazione del segreto d'ufficio, dal favoreggiamento al falso. Nel mirino è finito un concorso per dirigenti nell'Azienda sanitaria di Perugia.Se Barberini si è dichiarato estraneo ai fatti e si è autosospeso dal Pd, oltre ad aver annunciato che si dimetterà dalla carica di assessore, la governatrice in una nota ha annunciato che "mi è stata notificata dalla Procura della Repubblica di Perugia una richiesta di acquisizione di atti nell'ambito di una indagine preliminare relativa a procedure concorsuali in capo ad una Azienda sanitaria umbra. Ho offerto - ha aggiunto Marini - la mia massima collaborazione personale e istituzionale all'attività dei rappresentanti dell'autorità giudiziaria".

Umbria, scandalo sanità: le intercettazioni

In attesa delle versioni degli inquisiti, le carte dell’accusa raccontano di un «efficiente e solido sistema clientelare», fondato su una «prolungata e abituale attività illecita» per pilotare i concorsi dell’azienda ospedaliera. Il Corriere della Sera riporta alcune intercettazioni del caso. «Gli porto su le domande, sennò come fa?», diceva, prima di andare in consiglio regionale, il direttore Duca. Al quale una componente della commissione d’esame confidava: «Quelli che mi hai dato te (i nomi dei candidati, ndr) li ho dati tutti il massimo...». Dopodiché si giustificava con un primario dispiaciuto per il piazzamento di due infermiere: «Ma non te sto a dire... erano tanti da sistema’».

Per l’assunzione di quattro assistenti contabili, risulta che il direttore abbia promesso di consegnare le tracce della prova scritta al vicepresidente del consiglio regionale Alvaro Mirabassi e a Bocci, dopodiché incontra la presidente della Regione: «Qui ce so le domande, tra quelle lì... sta tranquilla», le dice, e secondo gli inquirenti «consegna un foglio al di lei segretario, Valentino Valentini, al quale viene affidato il compito di portarlo a una donna».

Era la favorita della governatrice, scrive il Corriere della Sera, che assieme ai nomi dei segnalati dagli altri politici figurerà nelle prime quattro posizioni. Gli stessi aiuti vengono garantiti anche per le prove pratiche e orali, in particolari alla candidata di Bocci. «Era andato da Bocci per scrivergli un po’ d’appunti per ’sta ragazza», dice Duca, mentre Valorosi riferisce: «Messaggio da Bocci: vuole gli orali, le domande orali». Alla presidente della commissione Duca raccomanda di «portare avanti le persone raccomandate da Bocci, Barberini e Marini, e dunque di “gonfiare” in particolare la valutazione di una delle candidate».

Dalle carte, riportate sempre dal Corriere della Sera, risulta anche che per per la nomina del direttore della Struttura di anestesia vengono abbassati i punteggi di un «esterno» sperando che non si presenti (come avverrà), e alzati quelli del favorito da Bocci: «Ci puoi anche mettere mezzo punto in più per avvicinarlo a questo, che tanto non ci sarà, e dopo lo porti a 39!».

Insomma, secondo le parole del giudice riportate sempre dal Corriere della Sera: «L’intera procedura verrà svuotata di ogni valenza in quanto gli indagati ne decideranno le sorti in maniera del tutto indipendente da ogni valutazione di merito».

Arresti sanita': Marini, assoluta estraneita' ad addebiti

La presidente umbra Catiuscia Marini in una conferenza stampa ha rivendicato la sua "assoluta estraneita'" rispetto alla sua posizione di indagata. "Ho appreso grazie al puntuale lavoro degli inquirenti di una situazione sconcertante - ha detto - che se sara' confermata risulta molto grave per la nostra regione"."Tutelero' anche l'integrita' morale della mia persona e della figura di presidente della Regione perche' se confermato, ho il dovere di difendere non solo Catiuscia Marini ma la Regione che rappresento", ha aggiunto. 

 

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