Un generale iraniano ha paura che Israele gli freghi la neve
L'Iran accusa i nemici di guerra climatica
Dall’Iran giunge una notizia clamorosa e fantascientifica: secondo un alto militare di quel Paese sarebbe in atto una guerra climatica.
Il generale di brigata iraniano Gholam Reza Jalali ha dichiarato infatti, a margine di una conferenza stampa che riguardava le strategie di difesa, che in Iran c’è “un cambiamento climatico sospetto che è segno di un’ingerenza di una potenza straniera, come confermano i dati scientifici” e poi continua “ci rubano le nuvole e la neve”. Il generale, infatti, si è accorto che tutte le montagne vicine all’Iran sono innevate e sospetta che Israele, magari aiutata dalla tecnologia Usa, abbia messo in moto chissà quale diavoleria per fregargli la bianca coltre e impedire il più che legittimo esercizio dello sci.
Non ricorda qualcuno? Ah sì, il famoso generale Jack D. Ripper, del capolavoro di Stanley Kubrick “Il dottor Stranamore. Ovvero come ho imparato a non preoccuparmi ed ad amare la la bomba”, che era preoccupato che i sovietici succhiassero agli americani non meglio precisati fluidi vitali, mentre questo è preoccupato che gli fregano nuvole e neve.
Tuttavia c’è ancora un giudice a Teheran e il direttore del centro metereologico nazionale gli dà, sostanzialmente, del mentecatto dicendo che quanto il militare afferma non è possibile e poi aggiunge che se lo fosse gli Usa si sarebbero già fregati nuvole e neve del mondo intero. Il saggio scienziato ricorda poi all’improvvido generale che i cambiamenti climatici sono un problema mondiale e non solo iraniano.