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Cronache

Passa il vaglio della Corte Costituzionale il decreto, varato la scorsa estate, che ha reso obbligatorie 10 vaccinazioni per bambini e ragazzi di eta' compresa da 0 a 16 anni. I giudici della Consulta hanno dichiarato "non fondate" tutte le questioni di legittimita', sollevate dalla Regione Veneto, i cui ricorsi non mettevano in discussione l'efficacia delle vaccini, ma ne contestavano l'obbligatorieta', nonche' l'introduzione con decretazione d'urgenza. I 'giudici delle leggi', dopo l'udienza pubblica di ieri pomeriggio, hanno esaminato le questioni nella camera di consiglio di questa mattina: l'obbligo vaccinale e' legittimo, hanno sancito con la loro decisione, soprattutto nel "contesto attuale". Il passaggio da "una strategia basata sulla persuasione" all'obbligatorieta' introdotta con le nuove norme, infatti, trova "giustificazione", ha spiegato la Corte con una lunga nota diffusa al termine della camera di consiglio, alla luce del "progressivo calo delle coperture vaccinali". Le misure contenute nel decreto rientrano tra le "scelte che spettano al legislatore nazionale" e sono state una scelta "non irragionevole" a tutela della salute "individuale e collettiva", sulla base del "dovere di solidarieta' nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie". Tutte le vaccinazioni rese obbligatorie erano gia' previste e raccomandate nei piani nazionali di vaccinazione e finanziate nell'ambito dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria. La Consulta ha rilevato anche che le modifiche introdotte durante l'iter di conversione in legge del decreto hanno ridotto "sensibilmente" le sanzioni amministrative pecuniarie, con la previsione che, in ogni caso, debbano sempre essere precedute dall'incontro tra le famiglie e le autorita' sanitarie per favorire "un'adesione consapevole e informata" al programma vaccinale. La mancata vaccinazione, hanno tenuto a mettere in luce i giudici costituzionali, non comporta l'esclusione dalla scuola dell'obbligo per dei minori, che, di norma, saranno inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati.

"Prendiamo atto di questa sentenza della Consulta, che rispettiamo. Come governatore io ho fatto solo il mio dovere, perche' ho difeso un modello che esisteva da dieci anni, fondato sulla liberta' di scelta e sul dialogo con le famiglie. Ora si passa alla coercizione", ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia: "noi non abbiamo mai avuto posizioni contro le vaccinazioni e anzi mi spiace che la difesa di questo modello, che condividiamo con 15 paesi europei, come la Gran Bretagna, e che e' stato concordato e monitorato col ministero della Salute, sia stata presa come una posizione 'no vax'". Grande soddisfazione, invece, e' stata espressa dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "I vaccini sono una conquista della scienza e una delle piu' importanti misure di prevenzione esistenti - ha scritto su Twitter - il decreto protegge la salute dei nostri bambini e di tutta la comunita'". Anche la Consulta "conferma la correttezza e la costituzionalita' del decreto sui vaccini", ha rilevato la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli. 

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decreto vaccini consulta veneto
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