Vaccini, ministro Grillo a Salvini: "Fondamentali, no polemiche strutturali"
Vaccini, Salvini: "Dieci vaccini inutili e dannosi: tutti i bimbi a scuola". E' polemica
Vaccini: Giulia Grillo, sono fondamentali, no a polemiche strumentali
"Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stanchero' mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalita' migliori attraverso le quali proporli alla popolazione. Tutte le polemiche sono solo strumentali e finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare". Lo ha detto il ministro della Sanita', Giulia Grillo.
Vaccini: Giulia Grillo a Salvini, tema compete anzitutto a mio ministero
"Prenderemo le decisioni opportune in accordo con gli alleati di Governo, ma chiaramente si tratta di un tema che deve essere discusso anzitutto dal ministero della Salute". Cosi', rispondendo alle affermazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il ministro della Salute Giulia Grillo. "Ci fa piacere che il ministro dell'Interno si interessi di un tema cosi' importante, cosi' come il ministro dell'Istruzione. Voglio solo precisare - ha proseguito Grillo - che l'obbligatorieta' e' un argomento politico, che ha a che fare con una strategia di tipo politico. Ma le valutazioni di tipo scientifico non competono alla politica. La politica 'non fa' scienza, la scienza la fanno gli scienziati. La politica decide quale strumento vuole utilizzare, se vuole utilizzare l'obbligatorieta' e in quale misura". "Stiamo lavorando - ha concluso - per trovare la soluzione migliore capace da una parte di garantire la frequenza dei bambini negli asili nido e che dall'altra parte metta al centro del dibattito parlamentare la revisione dell'impianto del D.L Lorenzin".
Vaccini: Salvini, condivido Grillo. Vale suo pensiero e Contratto
"Ringrazio il ministro Grillo, sua e' la competenza sui vaccini, condivido il suo pensiero, a questo ci atterremo e al contratto di governo". Cosi' il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Anche a me, da papa' e da ministro, sta a cuore la salute dei bambini e che a tutti sia garantito l'accesso al nido, alla scuola dell'infanzia e alle classi successive. Con tanti medici - prosegue Salvini - condivido l'idea che sia meglio educare ai vaccini piuttosto che obbligare. Ci stiamo lavorando, l'importante e' che a settembre tutti i bambini possano entrare in classe".
Vaccini, Salvini: 10 obbligatori inutili e dannosi
"Dieci vaccini obbligatori sono inutili e talvolta dannosi". Lo ha detto in precedenza il ministro dell'Interno Matteo Salvini in diretta a Radio Studio54, un'emittente locale toscana.
"Garantisco l'impegno preso - ha aggiunto - di permettere che tutti i bimbi possano andare a scuola, possano entrare in classe. Al governo siamo in due, c'e' un'alleanza e bisogna ragionare con gli alleati. Ho gia' iniziato a ragionare col ministero della Salute Grillo, ma di certo questi bambini non devono essere espulsi".
Vaccini: Di Maio, si' a revisione decreto Lorenzin ma tutela bimbi
"Il contratto parla chiaro. Vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, assicurando comunque una tutela vaccinale ai nostri bambini. Poi ognuno ha la sua idea sui vaccini e la nostra la conoscete". Lo dice il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi di Maio, arrivando ad Avellino dove terra' il comizio conclusivo della campagna elettorale del candidato sindaco pentastellato, rispondendo ai cronisti che gli chiedono se sui vaccini la pensa come il vicepremier Matteo Salvini.
Vaccini: Di Maio, si' a revisione decreto Lorenzin ma tutela bimbi
"Il contratto parla chiaro. Vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, assicurando comunque una tutela vaccinale ai nostri bambini. Poi ognuno ha la sua idea sui vaccini e la nostra la conoscete". Lo dice il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi di Maio, arrivando ad Avellino dove terra' il comizio conclusivo della campagna elettorale del candidato sindaco pentastellato, rispondendo ai cronisti che gli chiedono se sui vaccini la pensa come il vicepremier Matteo Salvini.