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Cronache
Veneto, Pfas nel sangue dei 14enni. Zaia: "Governo scandaloso, ci arrangiamo"

Acqua: Zaia, su inquinamento ministero scandaloso, ci arrangeremo

"Non c'e' che da prendere atto dell'atteggiamento scandaloso del Ministero della Salute che, negando la necessita' di fissare limiti nazionali per la concentrazione di sostenaze perfluo alchiliche, Pfas, nelle acque potabili, fa finta di non vedere la realta' e, di fatto, ci dice di arrangiarci. Annuncio che da questo momento ci arrangiamo e, in piena autonomia, procederemo a una drastica riduzione dei limiti in Veneto". L'ha annunciato oggi il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo la nota di lunedi' con la quale la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute ha respinto la richiesta avanzata dalla Regione di fissare un limite nazionale per la presenza di sostanze perfluoro alchiliche nella acque. "Ho incaricato - rivela il Governatore - il Direttore Generale di Arpav Nicola Dell'Acqua, nella sua veste di Coordinatore della Commissione "Ambiente e Salute", organismo che, con delibera del 13 giugno scorso, ha assorbito le competenze della "Commissione Tecnica Pfas", di convocare al piu' presto l'organismo in questione con il mandato di definire una proposta di drastica riduzione dei limiti in Veneto, che la Giunta regionale approvera' al piu' presto possibile, dando agli Enti Acquedottistici l'indicazione di uniformarsi con sollecitudine alle nuove disposizioni" ha poi aggiunto. 

Acqua: Guerra (ministero Salute) a Zaia, tuteliamo cittadini

In relazione alle dichiarazioni di questa mattina del presidente dalla Regione Veneto, Luca Zaia, sulla vicenda Pfas, ovvero sul limite di sostanze perfluoro alchiliche nell'acqua, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Ranieri Guerra, afferma di essere "sorpreso che la Regione non abbia preso in considerazione il recentissimo DM 14.06.2017, richiamato nel parere sui Pfas, che il Ministero della Salute ha emanato, di concerto con il Ministero dell'Ambiente (con cui non esiste nessuna difformita' di visione) assegnando alle strutture regionali e locali il compito di effettuare analisi di rischio e controlli sito-specifici per inquinanti da monitorare e con frequenza analitica, attraverso lo strumento innovativo dei Piani di Sicurezza". La questione - sottolinea Guerra - "e' meramente di natura tecnica ed e' ben esplicitata nel parere del Ministero della Salute in cui e' richiamata la necessita' e l'urgenza di controllare non solo i Pfas ma anche ogni altro elemento di potenziale contaminazione del suolo e delle falde idro-potabili, secondo i piu' recenti criteri di prevenzione, attuati tramite i Piani di Sicurezza. E vorrei inoltre ricordare - prosegue Guerra - che il Ministero della Salute ha altresi' proposto lo stanziamento di 2 milioni di euro in favore della Regione Veneto per contribuire alla spesa per gli interventi correlati alla tutela sanitaria. Considerato lo stato di contaminazione dei territori del Veneto - precisa il direttore generale della Prevenzione - dove da circa 50 anni insiste uno dei maggiori stabilimenti di produzione di fluoropolimeri, desidero evidenziare come il Ministero della Salute ha reso obbligatori valori di parametro per i Pfas, pur non contemplati dalla normativa, per tutelare la salute umana in piena applicazione dell'art. 11 del Decreto Legislativo 31/2001. Cio' senza voler escludere l'introduzione di parametri della classe dei Pfas a livello nazionale, come ben specificato nel parere. L'interesse del Ministero - conclude il dirigente - e' quello di tutelare la salute dei cittadini attraverso i migliori strumenti e le migliori metodologie riconosciute a livello scientifico e tecnico e lo sta dimostrando anche attraverso il coinvolgimento costante dell'Iss in tutte le fasi critiche emerse nell'inquinamento del vasto territorio veneto".

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