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Cronache
Verona, Lega difende la mozione anti-aborto. Pd, chieste dimissioni capogruppo

ABORTO: CONSIGLIERI PD VERONA, CAPOGRUPPO PADOVANI SI DIMETTA

"I consiglieri comunali del Partito Democratico sfiduciano la capogruppo Carla Padovani per quanto di grave e inaccettabile accaduto nel corso del Consiglio comunale di Verona di giovedì 4 ottobre durante la votazione della mozione antiabortista sostenuta dalla Lega e dal sindaco di Verona". Lo affermano i consiglieri comunali Pd di Verona Elisa La Paglia, Stefano Vallani, Federico Benini chiedendo le dimissioni di Carla Padovani che ha votato la mozione. "La posizione di adesione alla mozione espressa dalla capogruppo è inaccettabile perché tale mozione mistifica principi e risultati della legge 194, che ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nell'emancipazione non solo della donna ma della società italiana intera - continuano - tenta in modo strumentale di colpevolizzare la figura della donna riconducendo la dolorosa scelta dell'aborto all'origine del processo di calo demografico del Paese; attacca gratuitamente la credibilità di presidi di salute fondamentali come i consultori e ospedali; bolla come 'uccisioni nascoste' lo scarto di embrioni in uso nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita; strumentalizza la funzione di un consiglio comunale chiamato ad amministrare le risorse pubbliche e non a fare propaganda". "Per tutti questi motivi crediamo che la consigliera Padovani non sia più compatibile con il ruolo di capogruppo di una forza che vuole essere d'alternativa e sconfiggere i beceri populismi, pertanto ne chiediamo formalmente le dimissioni", concludono.

Verona, Lega difende la mozione anti-aborto - Pillon (Lega), tutti Comuni dovrebbero fare come Verona

"Dopo aver letto la delibera posso dire che non capisco davvero perche' indignarsi se il comune scaligero, nel pieno rispetto della legge, decide di aiutare le donne in difficolta' a proseguire la gravidanza". Cosi' il senatore leghista, Simone Pillon sulla mozione pro vita approvata dal Consiglio comunale di Verona. "A norma di legge dovrebbero farlo tutti i Comuni. Sbaglio? A me pare chiaro l'articolo 1 della 194/1978 in cui si sancisce che 'lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternita' tutela la vita umana dal suo inizio'". "'L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non e' mezzo per il controllo delle nascite - prosegue la 194 citata da Pillon -. Lo Stato, le Regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonche' altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite'".

ABORTO: MARTINA, LEGGE 194 NON SI TOCCA, NO AD AMBIGUITA'

"Con chiarezza: la legge 194 a difesa delle donne e della maternità consapevole non si tocca. Chi vuole ricacciare il paese nel passato degli aborti clandestini deve sapere che tutto il Pd si è battuto e si batterà sempre per difendere questa conquista di civiltà a tutela della libertà e della salute delle donne. Non può esserci nessuna ambiguità su questo punto tanto più oggi di fronte alle provocazioni di alcuni esponenti della maggioranza di governo che immaginano per l'Italia un ritorno al Medioevo". Così il segretario dem Maurizio Martina.

Verona, consiglio comunale sì a mozione contro l'aborto. Anche da esponenti Pd

Il Consiglio comunale di Verona ha approvato, con 21 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione a firma del consigliere Lega nord Alberto Zelger che, in occasione del 40° anniversario dell'entrata in vigore della legge 194 del 1978, impegna il sindaco e la giunta a sostenere iniziative per la prevenzione dell'aborto con ''l'inserimento nel prossimo assestamento di bilancio di un congruo finanziamento ad associazioni e progetti che operano nel territorio del Comune di Verona; la promozione del progetto regionale 'culla segreta', stampando e diffondendo i suoi manifesti pubblicitari nelle Circoscrizioni e in tutti gli spazi comunali; a proclamare ufficialmente Verona 'città a favore della vita'''.

''Alcuni punti della legge - sottolinea il consigliere Zelger - sono stati in gran parte disattesi, nonostante le numerose iniziative pubbliche dell'assessorato alla Sanità del Veneto per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Per questo, si ritiene che anche il Comune debba adoperarsi per la diffusione di una cultura di accoglienza della vita''. ''E' giusto ribadire il concetto - dichiara la consigliera Lega nord Anna Grassi -, che la vita va sostenta e difesa dal concepimento alla sua fine''.

''La legge 194 - ricorda il consigliere Verona civica Tommaso Ferrari -, ha ridotto il numero di aborti nel nostro Paese e non il contrario. Questa maggioranza si perde in discussioni inutili, con la presentazione di documenti che non hanno alcun senso''.

Per il Movimento 5 stelle ''si tratta di un testo offensivo che va a colpire sia l'operato del sistema sanitario italiano sia la scelta personale di ogni cittadino - dichiara la consigliera Marta Vanzetto -. Non è una mozione pro vita, ma il semplice riconoscimento di contributi a qualche fondazione vicina all'amministrazione'' precisa Alessandro Gennari. ''Sul calo della natalità ci sono molti fattori da valutare, certo non riconducibili all'entrata in vigore della legge 194 - sottolinea la consigliera Pd Elisa La Paglia -. Con questa mozione si critica una legge giusta, che fortunatamente questa amministrazione non è in grado di eliminare''. ''Si critica una legge per riconoscere contributi ad associazioni amiche al proponente - dichiara il consigliere Sinistra in Comune Michele Bertucco -. Verona non è una città di morte, ma una realtà sociale che ha sempre dato tanto per la vita''.

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