Via Crucis, Papa: vergogna per sangue innocente immigrati
Via Crucis: evocato dolore di donne e bambini violentati
"Vergogna per i naufragi, per il sangue innocente delle donne e dei bambini, degli immigrati per quanti sono discriminati per il colore della pelle e l'appartenenza etnica". Sono queste le parole con cui Papa Francesco ha concluso la Via Crucis al Colosseo. "Vergogna - ha aggiunto - per trutte le volte che noi vescovi e sacerdoti abbiamo ferito il tuo corpo, la Chiesa, lasciando arrugginire il nostro cuore. Per le troppe volte che ti abbiamo venduto e tradito scappando come codardi, per le nostre mani pigre nel dare e avide nel prendere, per i nostri piedi veloci nell'allontanarci e lenti nell'avvicinarci". "O Cristo straziato nelle carni, incoronato di spine, schiaffagggiato e atrocemente inchiodato tu che sei il Dio della vita", ha invocato Francesco. "Il nostro cuore - ha continuato - e' nostalgioso. I nostri tradimenti non fanno venire meno la speranza sicura che i nostri nomi siano incisi nel tuio cuore. La speranza che la tua fedelta' non si basa sulla nostra, che la tua Chiesa cerchera' di essere la voce dhe grida nel deserto, che il bene vincera' nonostante la sua apparente sconfitta. Dinnanzi al tuo patibolo ci inginocchiamo invergognato e speranzosi, ti chiediamo di perdonare i nostri peccati, di accogliere i nostri fratelli stroncati da violenza indifferenza o guerra, di spezzare le catene della vanita' dei nostri calcoli mondani".
Via Crucis: evocato dolore di donne e bambini violentati
"Banalita' del male. Sono innumerevoli gli uomini, le donne, persino i bambini violentati, umiliati, torturati, assassinati, sotto tutti i cieli e in ogni tempo della storia". Queste parole sono risuonate al Colosseo dove Papa Francesco, come tradizione, presiede la Via Crucis del Venerdi' Santo. Scritte dalla biblista francese Anne-Marie Pelletier, docente di Sacra Scrittura ed Ermeneutica biblica, Premio Ratzinger 2014, fotografano in modo efficace la condizione umana. "Senza cercare protezione nella condizione divina che gli e' propria, Gesu' - spiega il testo - si inserisce nel terribile corteo delle sofferenze che l'uomo infligge all'uomo. Conosce l'abbandono degli umiliati e dei piu' derelitti. Ma quale aiuto ci puo' dare la sofferenza di un innocente in piu'? Colui che e' uno di noi e' prima di tutto il Figlio prediletto del Padre, che viene a compiere ogni giustizia con la sua obbedienza". A portare la Croce al Colosseo sono stati il cardinale vicario Agostino Vallini, una famiglia romana, rappresentanti dell'Unitalsi e religiosi e laici di diversi Paesi, tra cui Egitto, Portogallo e Colombia dove il Papa si rechera' in visita apostolica quest'anno. (AGI) Siz