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Cronache
"Voleva lasciarlo", uccide la moglie e si suicida davanti al figlio di 7 anni

L'ha uccisa con diverse coltellate e con un colpo profondo alla gola, nella casa della novantenne che lei accudiva, in provincia di Pisa, a Montecerboli, una frazione di Pomarance, in Valdicecina. L'ha uccisa mentre in casa c'era anche uno dei loro figli, un bambino di sette anni che da ieri si è chiuso in un mutismo assoluto. Poi, con lo stesso coltello, l'uomo si è tolto la vita: non poteva sopportare la fine del loro matrimonio e l'intenzione di lei di separarsi. Le vittime sono due cittadini romeni. I loro corpi sono stati trovati in due stanze, lui nel bagno, lei nel salotto, a terra, della palazzina al primo piano abitata da una anziana pensionata. La donna si chiamava Nona Movila, aveva 42 anni e faceva la badante. Viveva nella zona da anni assistendo anziani e in altri paesi della zona lavorano le sue sorelle, sempre come badanti.

L'uomo aveva cinquant'anni. Si chiamava Petru Cornel Movila, 50 anni,  faceva il camionista ed era arrivato in Toscana di recente. La coppia viveva nel borgo, aveva cinque figli (uno solo maggiorenne). Due ancora in Romania e tre nel paese della Valdicecina.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri quando nel tardo pomeriggio di sabato hanno ricevuto la telefonata di una donna (una vicina di casa o l'altra badante che si trovava nella casa)  che parlava di due corpi a terra, nel sangue. Gli investigatori hanno ricostruito in base alle prime testimonianze, che i due, marito e moglie si stavano separando. Lei almeno voleva così. Lui invece non si arrendeva. C'erano liti continue fra i due, hanno riferito i vicini. Sabato pomeriggio, Movila si è presentato nell'appartamento della pensionata dove lavorava la moglie. Lì l'ennesimo litigio, finito però nel sangue. Non è chiaro se anche Nona avesse in mano un coltello. Di certo sono state le urla dei due ad essere avvertiti dai vicini di casa. Ma quando sono intervenuti era già troppo tardi. La novantenne, padrona di casa, è stata subito trasferita in un altro appartamento. Nelle stanze era presente anche una seconda badante che però non ha potuto fermare la violenza che si è scatenata in seguito al litigio avvenuto nella casa dove c'era presente uno dei cinque figli della coppia, un bambino di sette anni. Secondo i carabinieri il piccolo potrebbe aver assistito al degenerare improvviso della lite e all'assassinio della mamma. Da quel momento si è chiuso in se stesso, sotto shock. Verrà preso in cura dal servizio di psicologi della Asl.

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omicidio
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