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Cronache
Zika: diagnosticato caso a Roma, italiano tornato dal Brasile

E' stato diagnosticato a Roma un caso di infezione da Zika virus in una persona italiana che ha soggiornato in Brasile nella seconda meta' del mese di gennaio. Al rientro la persona ha manifestato insorgenza di rash cutaneo, senza febbre o altri sintomi. Dopo 2 giorni si e' presentata all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani dove e' stata visitata. Gli esami virologici specifici per arbovirosi effettuati hanno messo in evidenza la presenza di infezione da Zika virus. L'Istituto Spallanzani ha attivato un percorso ambulatoriale per le malattie tropicali (06-55170362). Il personale sanitario che si trova a valutare soggetti con sospetto di infezione o con infezione confermata puo' contattare Ambulatorio di Malattie Infettive e Tropicali dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "L. Spallanzani" (che e' anche la struttura di riferimento identificata per il Piano Regionale Giubileo Straordinario 2015-26). Inoltre, il virus Zika e' stato inserito nei protocolli per la valutazione effettuata dall'ambulatorio per le infezioni in gravidanza presente in Istituto (06-55170362 o 55170305). Le donne in gravidanza, in casi di particolare urgenza, possono contattare il centralino dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani (06-551701). 

Zika: tre morti in Colombia, primi decessi attribuiti a virus - Tre persone, affette dal virus Zika, sono morte in Colombia. Lo rende noto la direttrice dell'Istituto nazionale della Salute (Ins) Martha Lucia Ospina, durante una conferenza stampa in cui e' stato sottolineato che i tre pazienti erano affetti dalla sindrome di Guillain-Barre'. "Confermiano - ha detto Ospina - che i tre decessi sono stati attribuiti al virus Zika". I tre dopo l'infezione sono stati colpiti dalla sindrome di Guillain-Barre'. 

Zika, l'Onu ai paesi colpiti: autorizzare contraccezione e aborto - "I paesi coinvolti dal virus Zika devono autorizzare la contraccezione e l'aborto". E' questo l'ultimo appello sull'epidemia lanciato dall'Onu, che sfida la Chiesa dato che gran parte delle nazioni coinvolte è di religione cattolica.

"Garantire la salute di tutti". L'alto commissario delle Nazioni unite per i Diritti umani, Zeid Raad Al Hussein, ha fatto sapere che garantirà alle donne in questi paesi anche consulenza su salute sessuale e riproduttiva. "Le leggi e le politiche che restringono il loro accesso a questi servizi devono essere riviste con urgenza, allineandosi agli obblighi internazionali sui diritti umani per garantire il diritto alla salute per tutti", ha affermato Al Hussein. Quando contratto da donne in gravidanza il virus sarebbe collegato alla microcefalia, malformazione che fa nascere i bambini con il cranio più piccolo del normale. "Chiediamo a questi governi di cambiare tali leggi, perché come possono chiedere alle donne di evitare gravidanze?", ha detto Cecile Pouilly, portavoce dell'alto commissario.

In Brasile una donna può abortire legalmente solo per due motivi: quando la gravidanza mette in pericolo la vita della madre e quando è la conseguenza di uno stupro. E' vietato anche negli altri paesi dell'America Centrale e dell'America Latina, eccezion fatta di Cuba, Guyana e Uruguay, dove è legale.

Brasile: giochi non verranno cancellati. Intanto emergono novità sulla diffusione dell'epidemia in Ameriica Latina: in Brasile si sono verificati nel 2015 almeno due casi di trasmissione del virus zika tramite trasfusione di sangue. Le autorità hanno confermato che i giochi Olimpici di Rio de Janiero non verranno cancellati. "Il governo brasiliano - ha detto il ministro dello Sport, George Hilton - è assolutamente impegnato ad assicurare che i Giochi di Rio si svolgano in un'atmosfera di sicurezza e tranquillità". Hilton sottolinea che "il virus zika è un problema mondiale e il Brasile sta facendo la sua parte", senza dimenticare che i Giochi si disputeranno durante l'inverno brasiliano, in condizioni climatiche avverse alla diffusione del virus. Inoltre l'Organizzazione mondiale della salute "in nessun momento ha raccomandato di evitare gli spostamenti a causa del virus Zika, anzi, non deve esserci alcuna misura restrittiva. I Giochi saranno realizzati con la massima attenzione alla salute di tutti coloro che parteciperanno alla più grande festa dello sport mondiale".

Mentre ieri le autorità sanitarie spagnole hanno diffuso la notizia del primo caso di donna incinta, contagiata dal virus in Europa. La puerpera, alla tredicesima settimana di gestazione, ha viaggiato di recente in Colombia, una delle zone di diffusione endemica della malattia, dove ha contratto il virus. Un nuovo caso di infezione da virus zika è stato confermato in Italia, sarebbe il quinto: risale allo scorso dicembre e riguarda una donna proveniente dal Venezuela, curata a Treviso presso l'Ospedale Cà Foncello e dimessa dopo pochi giorni di degenza. Lo rende noto la Direzione sanitaria dell'Azienda Ulss 9 di Treviso.

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