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Cuba all’avanguardia sui diritti degli omosessuali

Cinquant’anni fa a Cuba, Fidel Castro bollava gli omosessuali come un prodotto deviato del capitalismo.

Poco è cambiato ma, per fortuna, qualcosa si sta muovendo. 

Ora, l’isola ha un nuovo presidente, Miguel Diaz Canel, benedetto dalla famiglia Castro ma non della famiglia Castro, e soprattutto ha annunciato un cambio della Costituzione, inimmaginabile solo qualche anno fa. Progetto approvato dall’Assemblea Nazionale. Una vera e propria rivoluzione.

Cuba sta cambiando. In soffitta la parola comunismo, ora tutti socialisti

 

Oltre a molti dogmi messi in discussione, come il termine comunismo ( anche qui sinonimo di dittatura e preistoria) sostituito da un più moderno socialismo, o al riconoscimento della proprietà privata, le modifiche vorrebbero provare a riparare decenni di omofobia. 

Infatti il massimo organismo politico del paese ha dibattuto un articolo che, molto probabilmente, aprirà la via al riconoscimento del matrimonio omosessuale. La legge, ora vigente, che definisce il matrimonio come l’unione tra un uomo e una donna, verrà modificata in ‘unione tra due persone’.

Un simile cambio di rotta pone fine a lunghi anni in cui il Governo Castrista è stato responsabile di forti discriminazioni per orientamento sessuale.

Cuba sta cambiando. All'avanguardia sui diritti umani.

 

‘Con questa proposta-ha sostenuto Mariela Castro, attiva deputata e figlia di Raul Castro- Cuba  diventa uno tra i Paesi all’avanguardia per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti umani. A partire da qui si potrà riconoscere il matrimonio tra due persone del medesimo sesso incluso coppie gay o lesbiche. Tutte le famiglie devono essere garantite dallo Stato nei loro diritti e questa riforma va in questa direzione’.

Chiaramente grande gioia da parte di LGBTI, la comunità più coinvolta da questa problematica. Alcuni attivisti e portavoce hanno però aggiunto che un tale rinnovamento deve accompagnare più libertà politiche e di associazione. 

Isbe Torres , membro della Comunità si è dichiarato molto contento perché pensava che le forze più retrograde dentro al paese avrebbero avuto il potere di bloccare questo cambio ed invece non è stato così. 'A Cuba- ha confermato Torres- è ancora vivo un grande livello di omofobia soprattutto nella polizia, nell’esercito e nella scuola e non vi è alcuna regola di prevenzione. C’è molto da fare’. 

 

Cuba sta cambiando. Si vuole dimenticare il passato.

’Stiamo inaugurando una nuova era, questa è una Costituzione moderna, che cerca il dialogo e rompe con il passato. E per quanto riguarda l’articolo sui diritti omosessuali è giusto riconoscere che l’amore non ha sesso’ così Miguel Barnet presidente dell’Unione degli scrittori e artisti cubani. 

Tutto il progetto sarà posto alla discussione finale tra il 13 agosto e il prossimo 15 novembre.

La stragrande maggioranza dei cubani, che ancora hanno in mente, i terribili campi di lavoro forzato ( Unidades Militares de Ayuda de la Producìon) dove venivano imprigionati delinquenti, politici dissidenti , religiosi e omosessuali, tifano per questa rivoluzione di modernità.

Un qualcosa che la splendida e ‘imprigionata' isola di Cuba merita e sogna da tempi inimmaginabili. 

Troppe volte si è dichiarato il cambiamento senza che nulla realmente cambiasse. Ora potrebbe essere la volta buona.

 

 

 

 

Tags:
cubaomosessuali


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