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Culture
A Torino i gioielli di Ferré, architetto della moda

Di Maura Babusci

 

La Sala del Senato di Palazzo Madama a Torino ospiterà, dal 12 ottobre 2017 al 19 febbraio 2018, la retrospettiva “Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti”. L'esposizione, composta da 200 oggetti, ripercorre da un punto di vista inedito l'intera vicenda creativa dell'architetto della moda, mettendo in luce l'aspetto profondamente artistico della sua produzione stilistica.

 

Il fashion designer, indiscusso maestro di eleganza, esprimeva il suo rapporto con le sue preziose creazioni, sostenendo: “Credo che il gioiello sia l’elemento più immediato per esprimere un desiderio di bellezza innato, senza tempo, antico quanto la storia dell’umanità, radicato nella nostra sensibilità perché capace di tradurre in realtà emozioni e sensazioni. Il gioiello ha avuto in passato straordinarie valenze rappresentative, come simbolo di ricchezza, potere, prestigio, autorità. Ora è soprattutto manifestazione di personalità. E’ un mezzo per la rappresentazione di sé. Come l’abito e forse più dell’abito”. Per lui l’ornamento ha sempre ricoperto un ruolo di primaria importanza, legato in modo inscindibile alle collezioni di moda e risultato di un approccio appassionato e innovativo, cui dedicava un'attenzione che non è mai stata inferiore a quella riservata all’abito. La curiosità di Gianfranco Ferré per i materiali e per le forme è nota, si conferma parte essenziale e cifra nella sua intera produzione stilistica: dagli esordi che vedono proprio nei bijoux e negli accessori la prima tappa, fino agli anni in cui è stato alla guida della casa di moda che porta il suo nome e come Direttore Creativo di Dior (ruolo che ricopre per le linee femminili della maison dal 1989 al 1996).

 

Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra organizzata e prodotta da Fondazione Gianfranco Ferré e Fondazione Torino Musei nell’ambito della settimana “Torino Design of the City”, ha tenuto a sottolineare: “Ferré costruisce una zona franca all’interno di un proprio mondo di riferimento, elaborando ogni oggetto sulla scia di un sistema di classificazione generale di concetti che diventano oggetti. E così pietre lucenti, metalli smaltati, conchiglie levigate, legni dipinti, vetri di Murano, ceramiche retrò, cristalli Swarovski, e ancora legno e cuoio e ferro e rame e bronzo, nel susseguirsi di un incantato orizzonte di spille, collane, cinture, anelli, bracciali, monili. Per Ferré l’ornamento non è il figlio minore di un prezioso, ma un concetto di eternità che deve rappresentare l’immanenza del presente”. Le creazioni in mostra, realizzate per sfilate dal 1980 al 2007, sono raccontate come complemento dell’abito e accessorio ma vengono anche esposte insieme ad alcuni capi in cui è proprio la materia-gioiello a inventare e costruire l’abito, diventandone in qualche modo sostanza e anima. Il progetto espositivo – realizzato dall’architetto Franco Raggi – vuole giocare sul contrasto tra la Sala del Senato di Palazzo Madama e le strutture minimaliste ed essenziali in ferro e vetro dell’allestimento, mettendo in risalto la fantasiosa bellezza dei gioielli disegnati da Gianfranco Ferré.

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