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“… e adesso tutto cambia!”, di Giovanni Piero Paladini. Recensione

“… e adesso tutto cambia!”, di Giovanni Piero Paladini. Recensione

Parafrasando l’espressione gattopardiana “Tutto cambia affinché nulla cambi” il romanzo “… e adesso tutto cambia!” (edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) sembra sia lo specchio di questa realtà: l’uomo - detto altrimenti - non è mai uscito dal suo stadio primitivo se non attraverso la tecnica e la tecnologia. Ma il pensiero? È duro a mutare. Cambiano le specie, se ne estinguono alcune, ma la Contemporaneità è portatrice spesso non sana di pregiudizi, vecchi rancori, stereotipi, che sommati alla superficialità possono costituire una vera e propria bomba a orologeria senza che per l’appunto l’umano comprenda la “lezione”. Si sbatte continuamente contro ostacoli, talvolta si risolvono, a volte si raggirano, in altri momenti si sceglie di viverli, proprio come accade ai protagonisti della storia narrata da Giovanni Piero Paladini in “… e adesso tutto cambia!”.

Se l’incipit ha una voce adolescenziale che trasuda di perversioni narcisistiche, di patologie forse non risolte che appartengono agli stessi attori sociali: i cuginetti, la balia, famiglie di proletari agenti in un luogo sociale specificato dall’autore del racconto, il quale sembra farsi portavoce di storie già ascoltate. Il lettore facendo di tanto in tanto spallucce, a tratti arricciando il naso, legge, sente qualcosa che raccontato forse da una donna avrebbe avuto un altro effetto, provocato sensazioni più veritiere. Forse. Intanto, dopo pochi capitoli di incontri e conoscenze sessuali pudiche o meno non spetta a nessuno giudicare, si giunge al clou della storia, all’incontro tra Rosetta e Mansoor Mousavi a Porto Cesareo, in una località balneare del Salento. In questi anni conosciuta oramai dai più. 

Come è scritto nella retrocopertina “l’opera è adatta ad un pubblico adulto, e per alcune scene in essa contenute potrebbe urtare la sensibilità e moralità del lettore, pertanto se ne sconsiglia la letture alle persone facilmente impressionabili”, magari in modo ironico l’invito pronunciato da  Giovanni Piero Paladini, in vero se la stragrande maggioranza ha letto “50 sfumature di grigio” o “Lolita” o ancora “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire” di Melissa P. non potrà certo scomporsi o impressionarsi per la scrittura tessuta da Paladini. E allora l’incontro d’amore e passione tra Rosetta e Mansoor Mousavi, i quali ben presto hanno dovuto scontrarsi con la cerchia sociale d’appartenenza per via delle diversità di provenienza, fede religiosa. Tuttavia, non sempre è tutto ciò che appare e l’idillio assume una forma dai contorni inquietanti, meglio tragici. Dal Salento in Iran. Dall’uomo innamorato al maschio-padrone e autoritario. La tragedia. Da “Amelie” alle odierne e purtroppo numerose violenze, stupri, omicidi a scapito di donne il passo è ahimè breve. È a tutto questo, sì, è naturale impressionarsi, anzi peggio inorridire.

Giovanni Piero Paladini racconta con il suo “… e adesso tutto cambia!” il paradosso dell’umano: le contraddizioni, i conflitti che nulla hanno di paradossale in quanto come ci ricordano filosofi della Modernität la contraddizione è nell’individuo che se non educato né responsabile potrebbe certamente comportare tragedie insanabili, talvolta insolubili, almeno nella propria anima. La tragedia dell’umano disumanizzato.

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