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Culture
BIAF, a palazzo Antinori la mostra su Giovanni e Telemaco Signorini

La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, in programma a Palazzo Corsini dal 21 settembre al 29 settembre 2019, annuncia le 77 Gallerie del 2019, tra cui 16 gallerie new entry internazionali, che andranno ad arricchire l’offerta d’arte italiana per collezionisti privati e istituzionali: tra di esse Simon C. Dickinson e Peter Finer di Londra, Nicholas Hall di New York, Galerie Canesso di Lugano e Parigi, la Galerie Sisman di Parigi e la Galleria Continua di San Gimignano.  Rinnovati gli accordi di collaborazione con AXA XL Art & Lifestyle e Fondazione CR Firenze, mentre durante tutto il periodo della Mostra nel foyer del Teatro del Maggio sarà possibile ammirare alcune foto storiche dell’archivio BIAF che racconterà la Mostra nei suoi 60 anni di vita. Gli inediti scatti, che escono solo ora dagli archivi della Biennale grazie alla meticolosa ricerca e selezione di Bruno Botticelli, sono immagini spesso rubate ai molti visitatori eccellenti: da Sophia Loren ad Ava Gardner che si difende dal paparazzo che la infastidisce, fino ai ritratti più istituzionali di Presidenti e personaggi pubblici che si aggirano per gli stand in maniera solenne. Ed una serie di fotografie che ritraggono i veri protagonisti della manifestazione: gli Antiquari. Una serie di fotografie li ritrae in improbabili costumi d’epoca durante le favolose feste organizzate negli anni Sessanta, fino ad arrivare alle ultime edizioni con l’apertura al contemporaneo e ad artisti vere star dei giorni d’oggi come Jeff Koons e Urs Fischer, immortalati insieme a Fabrizio Moretti, segretario generale della BIAF per il terzo anno consecutivo. La  Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze viene celebrata anche con la Florence Art Week, un programma (in via di definizione) che prevede eventi, conferenze e performance che coinvolgeranno le strade del centro storico. Le Gallerie d’arte di Via Maggio e Via de Fossi, via Tornabuoni eproporranno eventi in occasione dei quali, i visitatori della BIAF, potranno ammirare opere inedite ed uniche. Tra gli eventi che spiccano maggiormente la mostra “La Firenze di Giovanni e Telemaco Signorini” che vede, per la prima volta, affiancate le opere di quella che, nel clima culturalmente fecondo di menti brillanti come Giovan Pietro Vieusseux, Pietro Giordani e Niccolò Tommaseo, Diego Martelli e Carlo Lorenzini, si è imposta come una vera e propria dinastia pittorica.  A fornire lo spunto per accendere un focus su Giovanni Signorini (1808-1864), soprannominato per le qualità di vedutista prediletto da Leopoldo II di Lorena “il Canaletto fiorentino”, e sul figlio Telemaco, dando conto del ruolo determinante di Firenze nel definirsi delle rispettive personalità, è stato il fortunato recupero di un importante carteggio di Telemaco con l’illustre genitore e con il fratello minore Paolo. Oltre a fare rivivere l’affascinante scenario entro cui si è dipanata la loro vicenda artistica, la mostra si prefigge sia di fare emergere le ascendenze del capostipite sul figlio pittore, sia di documentare l’evoluzione della pittura di paesaggio in Toscana, dalla raffigurazione tardo romantica, secondo i modelli di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, alla moderna estetica figurativa del periodo di maggior combustione della macchia, di cui Telemaco è stato tra gli sperimentatori più audaci, promuovendone un’inedita interpretazione, anticipatrice dell’aggiornamento della cultura figurativa del XIX secolo. La rassegna, curata da Elisabetta Matteucci e Silvio Balloni, nei saloni di Palazzo Antinori, si articolerà in otto sezioni che, attraverso una mirata selezione di oltre sessanta dipinti tra i più celebri dei due Signorini affiancati da attentissimi confronti, faranno rivivere una delle stagioni più fertili della cultura toscana, che tanto ha contribuito a conferire a Firenze quell’ “immagine ideale” di città europea. Il visitatore si troverà, così, al centro di un percorso a dir poco magico, evocato nella rappresentazione straordinaria di un’anima urbana, da tempo dimenticata dalle guide, specchio di un microcosmo pulsante di vita, spettacolare nella sua monumentalità e al tempo stesso raccolto nella calda dimensione domestica. È di questo mondo lontano e nostalgico, ancora improntato ad un canone di bellezza e schietta semplicità, che la pittura di Giovanni e Telemaco Signorini, rappresentata da autentiche pietre miliari concesse da prestigiose collezioni private e dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, si fa interprete, veicolando, in un’epoca come la nostra segnata da profonde tensioni e incertezze, un messaggio di grande ottimismo e speranza. Messaggio perfettamente condiviso dalla famiglia Antinori che, fedele ad una secolare tradizione mecenatistica, ha affidato all’arte il compito di tramandare e raccontare la propria storia, confermando l’impegno che da sempre la contraddistingue nel recupero e nella valorizzazione di quanto di meglio la Toscana ha prodotto. La mostra è realizzata con il determinante contributo di: Same Deutz-Fahr Italia Spa e Intesa Sanpaolo

 LA FIRENZE DI GIOVANNI E TELEMACO SIGNORINI

Firenze, Palazzo Antinori 19 settembre - 10 novembre 2019 Orari: dalle 10.00 alle 18.00 dal Martedì alla Domenica  (giorno di chiusura Lunedì)  Biglietto: Euro 13 intero, Euro 10 ridotto

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