Capodichino diventa aeroporto archeologico
Una copia della Nike è da oggi collocata all’interno dell’aeroporto internazionale di Capodichino
Una copia della Nike, una delle sculture di epoca romana più note di Napoli, realizzata dal greco Paionios nel IV secolo a.C. e rinvenuta nel 1893 nel corso della demolizione della Chiesa di Sant’Agata agli Orefici durante i lavori di risanamento della città, è da oggi collocata all’interno dell’aeroporto internazionale di Capodichino. Con la Nike, sono in esposizione nella galleria archeologica al primo piano dell’edificio la statua di Urania, musa dell’astronomia, proveniente da Ercolano e datata I° secolo a.C., quelle di Hermes proveniente dalla Villa dei papiri di Ercolano e del Trittoleum dell’Antica Capua, oltre ad alcuni reperti originali provenienti dai depositi del Museo archeologico napoletano e dagli scavi di Pompei, come i mosaici raffiguranti musici e teatranti. Si tratta di un vero e proprio viaggio nella storia più antica della città e della Campania per i viaggiatori in partenza ma anche per quanti vogliono vivere la struttura aeroportuale come luogo d’arte. Il progetto è frutto del protocollo d’intesa sottoscritto dal direttore dell’Archeologico per conto del Mibact, Paolo Giulierini, e dall’amministratore della Gesac, società di gestione dell’aeroporto, Armando Brunini. L’idea è di creare un rapporto tra la storia della Napoli antica e delle città vesuviane e valorizzare il ricchissimo patrimonio archeologico della regione. Per rendere ancora più unica l’esperienza dei passeggeri all’interno dello scalo, la Gesac provvederà a diffondere su ledwell, monitor e totem video e immagini del Museo Archeologico e le tante opere d’arte che vi sono custodite. Il leit motiv dell’itinerario archeologico è quello del Viaggio - Il Viaggio Haec est Italia Diis Sacra (Plinio Il Vecchio, da Naturalis Historia, Libro III, cap.46) associato a quello del Volo in quanto le opere prescelte sono delle “divinità alate” che dominano il cielo come Nike, Hermes, Trittolemo e Urania provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Museo Archeologico di Capua. L’ambizioso intento del percorso Aeroporto archeologico, afferma Brunini ad affaritaliani.it “è quello di fornire un forte e significativo contributo alla valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico e culturale, implementando allo stesso tempo, la conoscenza dei siti archeologici del territorio campano, suscitando l’interesse e la curiosità dei flussi turistici, soprattutto stranieri, verso gli attuali itinerari, incentivandone il ritorno nel territorio regionale e la sperimentazione anche di quelli nuovi e meno conosciuti”.
Eduardo Cagnazzi
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