A- A+
Culture
Christie's mette all'asta la testa di Tutankhamon. Ira dell'Egitto
Da www.christies.com

Un busto del faraone Tutankhamon è stato messo all'asta a Londra malgrado l'ira del Cairo che considera il lavoro rubato e ha chiesto il suo ritorno in Egitto. L'oggetto dell'ira? Una testa di quarzite bruna alta 28 centimetri e mezzo, che ha più di 3000 anni. Stimato a oltre 4 milioni di sterline (4,5 milioni di euro), rappresenta il dio Amon con i tratti del "figlio del faraone" che è salito al trono a nove anni.

La scultura rivela la bocca carnosa, gli occhi a mandorla e gli zigomi alti. Un'opera risalente al periodo amarniano la cui vendita, prevista per le 18,30 ora italiana, ha innescato la furia dell'Egitto, che ha chiesto senza successo alla casa d'aste londinese di rinunciarvi. In una dichiarazione, il ministero degli Affari esteri e delle antichità egiziano si è rammaricato che ieri Christie's abbia organizzato una prima vendita di monete egiziane nonostante "legittime richieste egiziane nelle ultime settimane", compresa l'acquisizione di certificati di acquisto delle opere. 

L'ambasciata egiziana nel Regno Unito "è dispiaciuta che la casa d'aste progetta di condurre una nuova vendita con manufatti egiziani, inclusa la testa di Tutankhamon, senza garantire documenti "necessari per la vendita", aggiunge il ministero. Christie's ha assicurato di aver "effettuato controlli approfonditi per verificare la provenienza e lo stato giuridico dell'oggetto".

"L'oggetto non è e non è stato indagato e non è mai stata sollevata alcuna preoccupazione al riguardo, sebbene la sua esistenza sia ampiamente nota ed è stata pubblicamente esposta" , sostiene la casa d'aste. L'ex ministro delle Antichità egiziano, Zahi Hawass, ritiene che la scultura "lasciò l'Egitto negli anni '70 perché a quel tempo, altri oggetti antichi della stessa natura venivano rubati dal tempio di Karnak", a Luxor. "I proprietari hanno fornito informazioni false", ha detto il famoso archeologo egiziano.

Il busto di Tutankhamon è stato acquistato nel 1985 da Heinz Herzer, un mercante d'arte a Monaco di Baviera, in Germania. In precedenza era di proprietà di Joseph Messina, un austriaco che lo acquistò intorno al 1973-1974 dal principe Wilhelm von Thurn und Taxis, che lo possedeva sin dagli anni '60, secondo il percorso ricostruito da Christie's. Tuttavia, il figlio e la nipote di Wilhelm von Thurn und Taxis, Viktor e Daria, hanno dichiarato al sito Web di Live Science di non ricordare l'esistenza di questo pezzo. Wilhelm von Thurn und Taxis non era una persona molto interessata all'arte, aggiunge la nipote. Dichiarazioni che portano acqua al mulino dell'Egitto che lotta da anni per ottenere il ritorno di opere d'arte rubate. 
 

Commenti
    Tags:
    christie'segittotutankhamontutankhamon astaasta tutankhamon





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"

    Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"


    motori
    Ayrton Senna Forever: Omaggio al Campione al MAUTO

    Ayrton Senna Forever: Omaggio al Campione al MAUTO

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.