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Culture
Cultura da record nel 2017: dal Salvator Mundi alla pizza

Un anno da record e da ricordare il 2017della cultura, a partire dal salto in alto che l'asta del 'Salvator Mundi' attribuito a Leonardo da Vinci cha fatto compiere al primato del costo di un'opera d'arte: a New York è stato venduto per la cifra monstre di 450 milioni di dollari, circa 380 milioni di euro. Sul fronte dei grandissimi e grandi premi, il Nobel per la letteratura è stato assegnato allo scrittore britannico con origini giapponesi Kazuo Ishiguro e lo Strega è stato vinto da Paolo Cognetti. Da record un altro salto in alto, quello compiuto dalla pizza napoletana che da delizia dei palati, se fatta bene, è passata ad essere Patrimonio Culturale dell'Umanità, anche se in verità l'Unesco ha assegnato la qualifica non alla pizza ma all'arte dei pizzaioli. Il 2017 della cultura è stato un anno pieno di meraviglie ma ha portato anche dei lutti che hanno segnato il panorama italiano e internazionale, come la scomparsa di Tullio De Mauro. Il 2017 è stato anche l'anno di Pistoia Capitale italiana della cultura, un riconoscimento istituito nel 2014, che da allora è gia andato a Ravenna e Mantova e che per il 2018 è stato assegnato a Palermo. A Roma muore il 5 gennaio Tullio De Mauro. Classe 1932, ministro dell'Istruzione dal 2000 al 2001, De Mauro è stato uno dei maggiori linguisti del nostro Paese. Uno dei suoi contribuiti più significati, la 'Storia linguistica dell'Italia unita', uscito in coincidenza con il centenario dell'Unità d'Italia, non è solo un manuale di linguistica ma un vera e propria storia degli italiani e della lingua che parlano. Docente universitario di lungo corso, educatore e studioso, De Mauro è stato anche presidente della Fondazione Bellonci e del Comitato direttivo del Premio Strega, il maggiore riconoscimento letterario del nostro Paese.

Il 9 gennaio scompare uno de più ac uiti interpreti della modernità, il sociologo polacco Zygmunt Bauman muore a 91 anni a Leeds in Inghilterra, dove ha insegnato a lungo e dove viveva. Bauman era nato a Poznan, in Polonia, il 19 novembre 1925 da una famiglia di origini ebree. Ritenuto uno dei più noti e influenti intellettuali del mondo, a lui si deve la folgorante definizione della "modernità liquida", di cui è stato uno dei più acuti osservatori. In quei giorni prende corpo una sostanziale novità per il patrimonio culturale e archeologico della Capitale: Il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, annuncia il 10 gennaio la nascita del Parco Archeologico del Colosseo. Si tratta, spiega il titolare di via del Collegio Romano, di "un Parco Archeologico che avrà l'autonomia di cui godono gli altri parchi archeologici" sottolineando che il direttore della nuova entità verrà scelto con la selezione internazionale; avrà la competenza sul Colosseo, sul Foro Romano, sul Palatino e sulla Domus Aurea. Accanto al parco nascerà anche una soprintendenza ad hoc per il resto della città. Non mancano le polemiche e ricorsi al Tar presentati, in primavera, dal Comune di Roma e dal sindacato Uilbact per chiedere l'annullamento del decreto che istituisce il Parco. Alla fine il Consiglio di Stato da ragione al Mibact nei primi giorni di luglio e l'1 dicembre c'è la nomina dell'archeologa leccese Alfonsina Russo alla direzione della struttura.

Paolo Cognetti, autore de 'Le otto montagne' (Einaudi) si aggiudica il più prestigioso premio letterario italiano: la notte romana affida lo scettro del premio Strega al giovane scrittore milanese, ma montanaro d'adozione, che incassa 208 preferenze. Il 6 luglio, nella cornice del Ninfeo di Villa Giulia, Cognetti sbaraglia la concorrenza rispettando le previsioni della vigilia: supera la concorrente più accreditata, Teresa Ciabatti, autrice di 'La più amata' (Mondadori), si deve accontentare 'solo' di 119 preferenze. A conquistare il terzo gradino del podio è Wanda Marasco con 87 voti che firma 'La compagnia delle anime finte', (Neri Pozza). Dopo lo Strega arriva il Campiello: se il premio che ruota intorno agli Amici Della Domenica si svolge nella prima settimana di luglio, quello organizzato da Confindustria Veneto viene 'celebrato' a settembre. A vincere la 55esima edizione del riconoscimento, il 9 settembre, è Donatella Di Pietrantonio con 'L'Arminuta'. Il suo libro ottiene 133 voti e supera 'Qualcosa su Lehman' (Mondadori) firmato da Stefano Massini che ha raccolto 99 preferenze. Terza piazza per 'La città interiore', (La Nave di Teseo) che ottiene invece 25 voti. Il 5 ottobre è il giorno dell'assegnazione del premio Nobel per la Letteratura. La scelta dell'Accademia Svedese cade su Kazuo Ishiguro. Lo scrittore britannico di origini giapponesi riceve l'ambito riconoscimento perché i suoi romanzi possiedono "una grande forza emotiva"; libri, ha spiegato nelle motivazioni l'Accademia, con i quali l'autore "ha svelato l'abisso del nostro illusorio senso di connessione con il mondo". Ishiguro è noto ai più per il suo 'Quel che resta del giorno', premio Booker nel 1989, portato al cinema da Ivory con l'interpretazione di Anthony Hopkins e Emma Thompson.

Asta da primato a New York per l'arte: a polverizzare ogni record, il 16 novembre, è il quadro del 'Salvator Mundi' di Leonardo da Vinci. L'opera è stata infatti battuta all'asta da Christie's per 450 milioni di dollari (circa 380 milioni di euro) compresi i diritti d'asta. Si tratta del prezzo più alto mai pagato al mondo per un'opera d'arte venduta all'asta. Partito da una stima di 75 milioni di dollari, 'Salvator Mundi' è stato al centro di un'accesa gara al rialzo durata 18 minuti e 47 secondi, che si è conclusa con un fragoroso applauso quando il battitore, Jussi Pylkkanen, Global President of Christie's, ha fermato il martelletto a 400 milioni di dollari, che significa con i diritti d'asta compresi un prezzo finale di 450.312.500 dollari (pari a 342.182.751 sterline e 380.849.402 euro). Il 5 ottobre scompare ''l'anima ebraica della narrativa triestina'': a 80 anni muore Giorgio Pressburger, scrittore, drammaturgo e regista. Intellettuale mitteleuropeo, nato a Budapest nel 1937, viveva da quasi 60 anni a Trieste. Ricca e varia è la sua produzione, tra i suoi libri più recenti spicca 'Storia umana e inumana' (Bompiani, 2013).

Il 7 dicembre è il gran giorno per la pizza napoletana. Con voto unanime, infatti, il comitato di governo dell'Unesco decreta che l'arte del pizzaiuolo napoletano è parte del Patrimonio Culturale dell'Umanità Unesco. Si tratta, per l'Italia, del 58esimo bene tutelato, il nono in Campania. Un riconoscimento, quello tributato dall'Unesco , che rafforza l'identità italiana, anzi partenopea, della pizza nonostante la sua diffusione planetaria In chiusura d'anno le misure della manovra di Bilancio 2018 a favore della cultura e del turismo: una scelta, sottolinea il titolare del Dicastero di via del Collegio Romano, Dario Franceschini, che rende "protagonista la cultura" introducendo diverse misure a favore del settore. Su tutte spiccano i 290 milioni di euro annui per prorogare al 2018 e al 2019 la card da 500 euro per i giovani, residenti in Italia. Di particolare rilievo è la nascita del tax credit creatività: viene riconosciuta e definita per legge l'impresa culturale e creativa, alla quale è destinato un credito d'imposta del 30 per cento dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi. Nella manovra trova spazio anche il tax credit per le librerie: un aiuto fiscale per sostenere le librerie, di libri nuovi e usati, soprattutto quelle più piccole e indipendenti e per favorirne l'apertura nei comuni in cui sono assenti.

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cultura 2017:salvator mundi 2017pizza patrimonio unesco





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