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Culture
Donne e scienza, al vertice solo l'11% è donna

RICERCA: AL VERTICE SOLO L'11% E' DONNA, L'IMPEGNO DI L'OREAL E UNESCO

In 20 anni +12% presenza femminile in ambito scientifico ma la strada è ancora lunga



Il premio L'Oréal-Unesco 'For Women in Science', arrivato al 20esimo anniversario e alla 16esima edizione tricolore, è stato consegnato oggi all'università degli Studi di Milano a 6 ricercatrici italiane under 35. Sei borse di studio da 20 mila euro. Rispetto al 1998 il numero delle donne che intraprendono una carriera scientifica è aumentato del 12%, sottolineano i promotori. Tuttavia per i 'camici rosa' permangono difficoltà di carriera: accede a ruoli senior solo l'11% delle quote rosa; meno del 30% dei ricercatori oggi è donna e soltanto il 3% dei premi Nobel viene assegnato a scienziate. Nei 20 anni di For Women in Science la partnership tra L'Oréal e Unesco ha conferito 3.100 riconoscimenti alle donne; sono state 102 le laureate premiate per aver raggiunto l'eccellenza nelle scienze, e tre di loro hanno anche ricevuto il Nobel. "E' nostro impegno costante ribadire, in occasione di questa cerimonia di premiazione, l'impegno di L'Oréal verso la scienza e le donne di scienza - ha dichiarato Francois-Xavier Fenart, presidente e amministratore delegato di L'Oréal Italia - Da molti anni lavoriamo senza tregua affinché le donne nella scienza siano riconosciute e non smetteremo di impegnarci. Noi vogliamo una società in cui le disparità di genere vengano superate e dimenticate. E' semplicemente nell'interesse di tutti volere che questo accada, poiché in gioco c'è qualcosa che va ben oltre la mera questione della parità di genere: il futuro di tutti noi". Un concetto ribadito anche da Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana per l'Unesco: "Abbiamo contribuito, al fianco di L'Oréal, a eliminare gli stereotipi di genere e rendere sempre più accessibile la partecipazione delle donne all'ambito scientifico a tutti i livelli". Ancora oggi salendo nel sistema della ricerca diminuisce la presenza femminile, come conferma l'ultimo Rapporto scientifico Unesco ricordato da Vicenti. "Soltanto il 28% dei ricercatori a livello globale è donna - ha sottolineato - ed è per questo che anche quest'anno vogliamo rinnovare con forza il nostro impegno attraverso il premio L'Oréal-Unesco, con l'obiettivo di dare alle nuove generazioni sempre più esempi di donne che abbiano carriere di successo nella scienza".

 


RICERCA: PREMIO L'ORE'AL-UNESCO A 6 SCIENZIATE ITALIANE

Borse da 20 mila euro a 'camici rosa' under 35

 

 


"Siete il nostro orgoglio. Con voi creeremo le basi per la ricerca italiana del futuro e la ricerca femminile". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un videomessaggio diffuso oggi all'università degli Studi del capoluogo lombardo si è rivolto così ai 6 'camici rosa' under 35 che hanno vinto la 16esima edizione italiana del premio L'Oréal-Unesco 'Per le donne e la scienza'. Sei borse di studio da 20 mila euro a giovani ricercatrici che si sono distinte per progetti di eccellenza in campo Stem (scienze, tecnologia e matematica). Sono state oltre 400 le candidature arrivate da tutta Italia, mentre dal 2002 a oggi sono 82 le giovani scienziate che hanno potuto portare avanti i loro progetti grazie alle borse di studio ricevute da L'Oréal Italia e Commissione nazionale per l'Unesco. Le premiate di quest'anno sono Gabriella Giancane per il progetto 'Studio sulla sicurezza dei farmaci nei bambini con artrite cronica' (ente ospitante Istituto Giannina Gaslini di Genova, Clinica pediatrica e reumatologia); Margherita Maiuri per il progetto 'Spettroscopia laser ultraveloce per una fotosintesi artificiale' (Politecnico di Milano, Dipartimento di fisica); Giulia Pasqual per il progetto 'Identificare i bersagli molecolari del sistema immunitario' (università degli Studi di Padova, Dipartimento di scienze biomediche, Istituto di ricerca pediatrica, Fondazione Città della speranza e Istituto di ricerca pediatrica, Fondazione Città della speranza); Maria Principe per il progetto 'Meta - materiali per aumentare la sensibilità dei rivelatori Virgo e Ligo di onde gravitazionali' (Centro studi e ricerche Enrico Fermi di Roma); Gloria Ravegnini per il progetto 'Le molecole circolanti nel plasma sono alla base delle recidive tumorali?' (università di Bologna, Laboratorio di farmacogenetica e farmacogenomica Dipartimento di farmacia e biotecnologie); Daniela Rosso per il progetto 'Il colore e le origini del pensiero simbolico' (università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di studi umanistici, Sezione di scienze preistoriche e antropologiche). Alla cerimonia, presentata dalla giornalista e scrittrice Eliana Liotta, hanno partecipato Francois-Xavier Fenart, presidente e amministratore delegato di L'Oréal Italia; Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana per l'Unesco; Fabrizio Sala, vicepresidente e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione della Regione Lombardia; Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano; Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia del Parlamento europeo; Gianluca Vago, rettore della Statale di Milano, e Lucia Votano, presidente della giuria del premio, fisico e dirigente di ricerca Infn.

 

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