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Culture
Elisabetta Sgarbi: "Ecco come ho conquistato Macron e la sua Rivoluzione"

Elisabetta Sgarbi racconta in un'intervista ad Affaritaliani.it come è riuscita ad aggiudicarsi il libro del candidato all'Eliseo Emmanuel Macron, "Rivoluzione" (del quale Affari ha pubblicato un'anteprima), per la sua casa editrice La Nave di Teseo.

Un bel colpo per la casa editrice da lei fondata,La Nave di Teseo, pubblicare in Italia il libro di Macron Rivoluzione.Come e' riuscita ad aggiudicarselo?

Me ne ha parlato il suo editore francese, Bernard Fixot un sabato, in visita a Milano. Gli ho chiesto di mandarmelo subito, lui ha dovuto chiamare la segretaria, interromperne il week end, perché io volevo leggerlo andando a Ferrara. Mi è parsa interessante la sua storia e la vicenda. Dalla Ena alla finanza, alla politica. Il suo amore con Brigitte. Infine la sua scommessa politica: se l'Europa si salva dal populismo della Le Pen lo si dovrà a lui. Certo, quando ho comprato il libro e l'ho messo in prenotazione, nessuno sapeva chi era Macron. Se non fosse passato al ballottaggio, sarebbe stato un libro poco fortunato. E' andata bene. Lo abbiamo già ristampato.

Rivoluzione fa seguito a un altro best seller francese da voi edito:Democratizzare l'Europa del politologo francese Thomas Piketty e altri suoi colleghi.Una coincidenza o c'e' da parte vostra molta attenzione alla Francia,la grande ammalata d'Europa?

La Francia e' sempre stata oggetto della mia attenzione editoriale. Le elezioni francesi sono determinanti per le prossime elezioni italiane, oltre che tedesche. E dunque per il destino dell'Europa. L'Europa peraltro è stata al centro del dibattito francese e la proposta di Piketty - in realtà pensata per Hamon - potrebbe tornare utile anche a Macron. Naturalmente, in Italia, a parte la lungimirante sensibilità del Corriere della Sera che ha distribuito anche in edicola, i politici nostrani si sono ben guardati dal discuterla.

Va a ruba in Italia il vostro Tutto e' in frantumi e danza,l'amaro pamphlet di geofinanza e geopolitica del finanziere Guido Maria Brera e dell'ex imprenditore Edoardo Nesi. Vi state specializzando in politica?

La nave di Teseo e' una casa editrice a tutto tondo. Segue il mondo e tenta di offrire chiavi di interpretazione. Di leggere la realtà. Il libro di Brera e Nesi sta andando molto bene, e' tuttavia un reportage letterario che sta piacendo molto perché entra nella carne viva della nostra vita. E' la storia di chi ha vinto e di chi ha perso nella globalizzazione. E' lo scontro tra finanza e industria.

Come va La Nave di Teseo? Scommessa vinta? Bilanci in pareggio?

L'editoria e' un viaggio lungo. La mia scommessa e' che La nave di Teseo sopravviva a me e a noi che l'abbiamo fondata e che porti sempre alla memoria di tutti il nome di Umberto Eco. La nave è una comunità, e' sostenuta da imprenditori straordinari per cultura e competenza. Raramente il confronto tra editore azionista e editore letterario e' stato più assiduo e proficuo. Al momento, bilancio in attivo, comunque. Infatti abbiamo pagato un bel po' di tasse.

Rimpianti per la Bompiani?

Certo. C'è la mia storia professionale in Bompiani. Ma la pagina è voltata, rifarei tutto, e la Bompiani rimane un editore come gli altri, un concorrente.

Mondadori libri e Rizzoli libri insieme: sono davvero il mostro che si temeva?

Sono processi lunghi, l'esito di queste scelte non si valuta dopo un anno. Ma insomma, già qualche segnale si vede. Ad esempio l'Aie si è spaccata in due. E Tempo di Libri litiga con Torino. Se la Rizzoli non fosse stata venduta a Mondadori scommetto che avrebbe mantenuto una linea diversa. E il Premio Strega mi pare sempre meno combattuto e la Rizzoli e la Feltrinelli non partecipano. Ma queste sono le cose meno importanti, forse. E forse sono coincidenze.

Un mezzo flop la fiera milanese del libro. Di chi le colpe?quali le cause?quali i rimedi? Torino andra' meglio o e' il libro che e' un po' in crisi?

Torino andrà meglio. A Milano penso che molti editori - noi compresi, che pure siamo stati parsinoniosi - abbiano perso soldi (e questo non va bene, al di là dei numeri sui visitatori). Quindi il come e il quando della Fiera sono, forse, da rivedere. Ma bisogna credere nei progetti, correggerli: ad esempio ritrovare armonia, coinvolgere tutti gli editori, magari abbassare i prezzi, cambiare periodo e non sovrapporsi a Torino.

Quali i prossimi colpi nel vostro catalogo?

Il libro di Ferruccio De Bortoli, Poteri forti, e' molto atteso. E farà molto discutere. Uscirà l'11 maggio.

Qual e' l'autore per il quale si svenerebbe?

Svenarsi è sbagliato.

E il manager editoriale che ruberebbe alla concorrenza?

Non so, non è un tema su cui mi sono interrogata.

Quali i progetti personali di Elisabetta Sgarbi?

La Milanesiana e' la realtà più vicina. Un film sulla Slovenia il progetto cui sto lavorando.

Che tipo di Milanesiana va a presentare quest'anno?

La aspetto il 3 maggio alla conferenza stampa e ne riparleremo.

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