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Culture
Intesa Sanpaolo: Palazzo Zevallos, presentato un capolavoro del Botticelli

L’arrivo dell’opera di Botticelli da Milano segna la nona edizione della rassegna "L’Ospite illustre" che propone nelle sedi espositive di Intesa Sanpaolo un’opera di rilievo in prestito temporaneo da prestigiosi musei italiani e stranieri.

"L'Ospite Illustre, giunto oramai alla nona edizione, è a tutti gli effetti un'occasione per raccontare la capacità delle Gallerie d'Italia e il significato della relazione tra il museo di Intesa Sanpaolo - in questo caso a Napoli, con Milano e Vicenza - con altri grandi musei, italiani e stranieri. In questa circostanza portiamo da Milano a Napoli un capolavoro straordinario, che diventa occasione però di nuovi studi, di nuove riflessioni, di nuove scoperte legate all'opera stessa"  ha spiegato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo ad Affaritaliani.itL'Ospite Illustre non è un'operazione volta esclusivamente a dare luce e attenzione nuova ad un dipinto, ma è ragione di studio, di valorizzazione e di riflessione intorno all'opera. Un'occasione per continuare e rinnovare l'importanza del patrimonio artistico italiano".  

Michele Coppola
 

L’opera di Botticelli "Compianto sul Cristo" morto raffigura con straordinaria partecipazione emotiva il momento in cui Gesù, dopo essere stato staccato dalla croce sul Golgota, è in procinto di essere deposto nel sepolcro. Il corpo del Cristo giace in primo piano, in grembo alla Madre che, sopraffatta dal dolore, è svenuta e viene sorretta da san Giovanni Evangelista. Delle tre pie donne, Maria Maddalena, avvolta in un panno rosso e con gli occhi chiusi, abbraccia con trasporto i piedi piagati del Salvatore. La seconda, in piedi, sorregge fra le mani la testa di Gesù, mentre una terza si è appartata sulla sinistra e piange, sconsolata, col volto nascosto dal manto. Giuseppe d’Arimatea compare al sommo della composizione e mostra al cielo i simboli della Passione, costituiti dalla corona di spine e dai tre chiodi tolti dalla croce e dal corpo di Cristo. Databile nei primi anni del Cinquecento, l’opera, fra i maggiori esempi della produzione matura di Botticelli, si identifica con il dipinto descritto nel 1568 da Giorgio Vasari su un altare nella chiesa fiorentina di Santa Maria Maggiore. Fu acquistata il 12 marzo 1879 da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il nobile collezionista fondatore della casa-museo milanese. A richiamare gli stretti rapporti intercorsi tra Firenze e Napoli tra XV e XVI secolo, si espone - a confronto con il Compianto di Botticelli - un’opera di analogo tema realizzata nello stesso giro di anni, conservata nel Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli: si tratta del Trasporto di Cristo al sepolcro di Pedro Fernández, che, pur partendo da premesse figurative diverse, tocca nel ritmo agitato delle forme e nella carica patetica dei caratteri un’intensità non distante dai vertici raggiunti del maestro fiorentino.

La tavola costituisce lo scomparto centrale della predella del grande polittico a due ordini che, fino alla metà del Settecento, era sull’altare maggiore di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli. Quando il polittico fu smembrato in seguito alle soppressioni napoleoniche, la tavola pervenne nel 1811 presso la quadreria borbonica e, di lì, nel Museo di Capodimonte.

Annalisa Zanni, Direttore del Museo Poldi Pezzoli, ad Affaritaliani.it : "Linguaggio universale che ha condotto all'Unità del Paese"

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"C'è una sorta di volontà di sottolineare l'importanza del collezionismo e della qualità della bellezza. Isolare un'opera rinascimentale in questo contesto vuol dire esaltare la storia del dipinto, dell'artista, dell'arte italiana, cioè il linguaggio universale che poi ha caratterizzato anche la formazione dell'Unità d'Italia, della nostra storia, della nostra produzione, e questa è una testimonianza".

 

Alessandro Cecchi , curatore della  mostra, ad Affaritaliani.it: "A Napoli il testamento spirituale di Botticelli"

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"Questo è un Botticelli particolare, proviene da una collezione milanese. Il Poldi Pezzoli è un museo privato di primissimo livello. Questo prestito sicuramente arricchisce il panorama delle mostre e delle esposizioni napoletane. Mette a fuoco un'opera particolare, una sorta di testamento spirituale di questo grande artista morto nel 1510".

Intesa Sanpaolo, "L’Ospite illustre" 

Nelle precedenti edizioni della rassegna "L’Ospite illustre", si sono susseguiti alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli quattro capolavori, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina da Palazzo Madama di Torino (2015-2016), l’Arlecchino con specchio di Picasso dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (2016), I Musici di Caravaggio dal Metropolitan Museum di New York (2017), La Scapiliata di Leonardo Da Vinci dal Complesso Monumentale della Pilotta di Parma (2018), mentre alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza è stata esposta La Trasfigurazione di Bellini dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli (2016). Al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino sono stati presentati il Ritratto del conte Antonio da Porcia di Tiziano dalla Pinacoteca di Brera di Milano (2017), la Madonna con il Bambino di Bronzino da Capodimonte (2017-2018) e l’Adorazione dei pastori del pittore spagnolo Juan Bautista Maíno dall’Hermitage di San Pietroburgo (2018-2019).

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