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Culture
L'antico insediamento di Laino Borgo, alla Bmta la presentazione degli scavi

 

Se la cultura ha il potere di sedurre, come afferma il politologo statunitense Joseph Nye, allora la Calabria è certamente una grande seduttrice, di cui il tempo svela sempre nuova Bellezza. Quella che la Regione Calabria intende presentare alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum in programma da domani al 17 novembre prossimi nel centro espositivo dell’hotel Savoy, attraverso l’allestimento di uno spazio dedicato e due appuntamenti programmati nel calendario ufficiale di eventi della Borsa. Due gli appuntamenti in agenda per la Calabria: lo stato di avanzamento degli scavi di Laino Borgo, nella Valle del fiume Mercure,  che hanno portato alla luce i resti di un antichissimo insediamento urbano che potrebbero appartenere a Laos, la città magno greca distrutta da un forte terremoto nel II secolo a.C. E a seguire l’incontro “Beni culturali. Progetto strategico per la Calabria”: l’assessore regionale al Turismo, Maria Francesca Corigliano, presenterà la strategia di valorizzazione dei beni culturali della Regione. I resti dell’insediamento di Laino Borgo, al confine con la Basilicata, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, sotto tutela Unesco) sono venuti alla luce in seguito ad una campagna di scavi condotta da una equipe guidata dal professore Fabrizio Mollo dell’Università di Messina. Gli scavi hanno riportato alla luce una grande città con una maglia viaria regolare attorno alle abitazioni, muri perfettamente allineati, una serie di reperti e soprattutto tracce di intonaco parietale in stile rosso pompeiano. Non solo, però, figure fittili, testine e oggetti di ornamento. All’interno dei quasi 200 metri quadrati è rinvenuto lo scheletro di un uomo sicuramente schiacciato dalle pareti di una casa crollata durante un sisma (la storia ci dice che Laos fu distrutta da un forte terremoto) e più in là altri segni evidenti di crolli di dispense con cocci di vasi da bere e per mangiare disseminati lungo il campo nella Valle del Lao, tra la Calabria e la Campania a poca distanza dalle tracce dell’antica via Annia Popilia. Tutto lascia, dunque, presupporre che l’antico insediamento sia l’antica Laos.

“La Borsa Mediterranea di Paestum -afferma l’assessore Corigliano (nella foto)- costituisce per la Calabria una vetrina importante per comunicare, agli operatori del settore e alla stampa nazionale e internazionale, tutte le azioni messe in campo dalla Regione sul versante della valorizzazione dei beni culturali e in particolare di quelli archeologici. Aree, parchi, musei archeologici sono numerosi in tutto il territorio regionale e rappresentano un elemento significativo della nostra identità. A Paestum -conclude Corigliano- è importante anche cogliere le opportunità di confronto sui temi della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale, che è assolutamente centrale per la crescita sia economica che sociale della regione”.

 

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