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Lascito solidale, consulenze gratuite Parte il primo e storico Open Day

Cosa posso lasciare in eredità ad un ente benefico? I miei cari saranno tutelati? Per fare un testamento servono grandi patrimoni? Sono solo alcuni dei tanti quesiti che ruotano attorno alla possibilità di fare un testamento solidale. Per fornire tutte le informazioni necessarie su una forma di donazione già molto diffusa in Italia e negli altri paesi europei o d’oltreoceano, il Comitato Testamento Solidale (composto da 22 organizzazioni non-profit ) e il Consiglio Nazionale del Notariato promuovono il primo Open Day in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale del 13 settembre.

Come scrive Redattore sociale, nel corso dell’evento, dalle 16 alle 19, 60 Consigli Notarili Distrettuali di tutta Italia offriranno informazioni e consulenza istituzionale gratuita a chi vuole saperne di più sul testamento solidale e sarà possibile, inoltre, confrontarsi con i notai su come si fa un testamento solidale, come tutelare la famiglia e far in modo che le proprie volontà vengano eseguite dopo la morte, cosa si può donare in beneficenza, solo per citare alcuni casi. Per scoprire qual è il Consiglio Notarile Distrettuale più vicino a casa si può visitare il sito www.notariato.it oppure www.testamentosolidale.org. “Il Comitato Testamento Solidale è nato con l’obiettivo di sviluppare per la prima volta in Italia la cultura del lascito solidale. Così nel 2012 è iniziata la collaborazione tra il Comitato e il Consiglio Nazionale del Notariato, non solo per il contributo tecnico che è in grado di fornire, ma anche per l’esperienza maturata nel corso degli anni, in termini di cooperazione con gli Enti del Terzo Settore” dichiara Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore.

“La figura del notaio è un punto di riferimento irrinunciabile per chiunque voglia approfondire la propria conoscenza sul testamento solidale e sul come procedere nel modo corretto a garanzia della puntuale attuazione delle proprie disposizioni testamentarie, comprese quelle ispirate da sentimenti di solidarietà sociale – aggiunge Abbate. – Fare testamento, con l’aiuto del notaio, vuol dire avere la certezza che sia rispettata la propria volontà, permettendo di disporre, secondo legge, dei propri beni o di parte di essi in maniera chiara e inequivocabile. Infatti, se è vero che in Italia il 5% degli over 50 (25,5 milioni circa) ha già fatto o pensa di fare un lascito solidale (percentuale in lenta ma costante ascesa tanto che sul 2016 è cresciuta del 15%), è anche vero che il nostro Paese è ancora fanalino di coda in Europa. Basti pensare che in Germania il lascito solidale è un’opzione concreta per un over 60 su 10 e i propensi sono oltre il 30% dei senza figli; e in Inghilterra già nel 2013 il 6% dei testamenti aperti includeva una quota a favore di un’organizzazione umanitaria. Il lascito solidale è una tendenza in crescita anche nel jet-set, dove molte star internazionali hanno fatto ben parlare di sé per la decisione di voler lasciare in beneficienza una parte (a volte la totalità) dei propri beni”.

Da Redattore Sociale

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