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Culture
Arte, nasce il Movimento per la liberazione delle lettere

Di Milo Goj

Lo scorso ottobre, in occasione della sua personale presso Palazzo della Permanente di Milano, aveva presentato la corrente artistica di cui è caposcuola, la Type Art, definibile come l'esaltazione dello studio dell'alfabeto e più specificamente delle font dei caratteri grafici.

Durante l'attuale edizione della Biennale di Venezia ha proposto un'evoluzione della Type Art, con opere realizzate anche in 3D, come installazioni.

Ora Lorenzo Marini fa un ulteriore salto di qualità, con la pubblicazione del Manifesto “Movimento per la liberazione delle lettere”, in cui illustra i concetti che stanno alla base di questa corrente artistico culturale.

“Le lettere sono nate libere e come gli uomini sono creature sociali, ma anche individuali. E' tempo di celebrare la bellezza della geometria che le compone e lasciare il gregge della tipologia alfabetica”, recita il primo punto del Manifesto.

Il concetto base di Marini si comprende bene dalla metafora delle perle. “Al contrario di una collana, dove il filo di seta crea un legame funzionale, liberiamo le singole bellezze dalla loro schiavitù, dal loro ruolo obbligatorio. (Le lettere) hanno pari dignità dei ritratti, dei paesaggi, delle nature morte e delle opere astratte”.

 La Type Art ha già raggiunto una dimensione internazionale: la scorsa estate è stata protagonista di una esposizione presso  la Georges Bergès Gallery, una delle più prestigiose gallerie di New York.

Lorenzo Marini, noto anche per essere uno dei più affermati art director italiani,  vive fra Milano, Los Angeles e New York.

Dopo aver lavorato come artista per una ventina d'anni nel più totale silenzio e riservatezza, difendendo le sue opere dal clamore della pubblicità, settore che frequenta  con successo da trent’anni, dal 2014 anni è uscito allo scoperto, e ha presentato le sue opere al pubblico con mostre personali, organizzate soprattutto in prestigiosi spazi pubblici.

Le sue prime apparizioni pubbliche come artista hanno avuto luogo a Miami poi a New York. Subito dopo, nell’autunno del 2014, la Provincia di Milano gli ha dedicato una grande antologica, in cui ha presentato vent’anni di lavori. Dopo personali presso lo Spazio Oberdan di Milano, e musei di Padova a Roma, cui vanno aggiunte presenze ad Art Basel Miami, nell’ottobre del 2016 ha tenuto a battesimo, presso il Palazzo della Permanente di Milano, la “Type art”. E con la Type Art  dopo anni in cui il bianco è stato il suo marchio di fabbrica, Lorenzo Marini ha riscoperto anche la forza e i messaggi del colore.

 

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