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Culture
Lucrezia Lerro, il nuovo romanzo "Più lontano di così" pieno di poesia
Lucrezia Lerro alla Palazzina dei Bagni misteriosi luglio 2019 La Milanesiana
 

di Giuseppe Pezzano, architetto e scrittore

Conosco l’opera poetica e narrativa di Lucrezia Lerro molto bene, l’ho letta negli anni con passione e foga. Credo di essere stato uno dei suoi primi lettori. Ricordo l’autrice a Firenze, era nel bel mezzo di una presentazione di una sua raccolta di versi all’Assessorato alla Cultura. Ascoltai le sue poesie, ne restai folgorato. Ho seguito da lettore il suo percorso, ne sono rimasto ammirato e commosso. Ricordo Lerro con i suoi taccuini, l’ho incrociata spesso alla libreria Edison di Firenze, se ne stava seduta in disparte, con lo sguardo sempre rivolto ai quadernini, scriveva poesie.

Oggi ritrovo quella poesia in “Più lontano di così”, il nuovo romanzo di Lucrezia Lerro appena pubblicato da La Nave do Teseo. E mi commuovo pagina dopo pagina perché rivedo la ragazza solitaria dai capelli rossi che non poteva che esistere e vivere sulle pagine. Almeno questa è stata sempre la mia impressione. Ma parliamo del nuovo romanzo. Un libro bellissimo, una scrittura pura come l’acqua di un ruscello. Un fatto di cronaca reale al centro del libro: un soldato di diciannove anni ucciso nel 1951 a Roma, davanti all’ex arena Cosmo da una sua prozia di dieci anni più grande di lui.

Un delitto d’amore o di pura ferocia umana? Non c’è mai una risposta al perchè di un omicidio, ma attraverso la scrittura poetica ed elegante della Lerro il lettore si puó inoltrare in un mondo magmatico e viscerale, la penna della nostra scrittrice traccia come in un’elettrocardiogramma le curve del cuore, le impreziosisce e rende gli anfratti visibili. Leda, la nipote di Luigi Linzio, protagonista del romanzo, accompagna i lettori sul luogo del delitto, nei bar dove lei si reca per cercare testimoni cinquant’anni dopo l’omicidio di uno zio che non ha mai conosciuto se non attraverso la memoria familiare e i reperti conservati nel fascicolo di Stato, che dopo tanta ostinazione lei riuscirà a trovare (i proiettili, i diari dell’assassina, le fotografie, le lettere... “Più lontano di così” é un libro gioiello da custodire gelosamente.

lucrezia lerro
 

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