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Culture
"Relazioni possibili. Con Georg Simmel", la recensione
Alessandra Peluso

Relazioni possibili. Con Georg Simmel”, Edizioni Scientifiche Italiane, pp. 9-215.

Si legge nel Preludio del volume “Relazioni possibili. Con Georg Simmel”, Edizioni Scientifiche Italiane: «Con Simmel è iniziato il lungo e poliedrico percorso, considerata la prolificità degli scritti e degli interessi rivolti a: sociologia, filosofia, psicologia, pedagogia, estetica, arte per la bellezza, per il paesaggio, art pour art, ecc. e parallelamente il significato del “conflitto” e della capacità di studiare e conoscere se stessi (Seneca, Socrate, Nietzsche), oltre a comprenderne il pensiero, la relazione, il valore dell’incontro, la necessità di salvaguardare la propria identità in un’epoca che avrebbe da lì a poco dato avvio a un processo di modernizzazione pari a uno sviluppo tecnologico, digitale, senza confini, ma che tuttavia ha fornito delle soluzioni importanti in ambito scientifico. Sicché incombe l’urgenza di porsi domande per capire e comprendere il complesso, il limite non accettato dagli individui, l’esistenza della morte e in generale, la trascendenza di una vita che acquista sul finire della stessa un sapore spirituale, divino.

Ne scrivo nel segno della passione, della concretezza e dell’entusiasmo che si ha nei riguardi di chi studia ciò che ama, che non smette di conoscere, ma che soprattutto evita: “e-vita” di far morire Simmel conducendolo fuori da se stesso, dalla sua vita, a inabissarlo con presuntuose argomentazioni e a renderlo quasi “un denaro in contanti” spendibile secondo il proprio specifico consumo. Il filosofo berlinese era stato lungimirante, al riguardo, come i grandi Maestri, ha previsto persino un probabile futuro strumentale attorno ai suoi scritti e alla sua persona, così come è accaduto anche a Nietzsche, che Simmel – come è noto – conosce» (cit., p. 10). E ancora: «Attorno a una cornice vivida di relazioni possibili, scorrono le parole del filosofo berlinese come una sorgente sempre fresca alla quale si può attingere, traboccante di idee e valori, nei quali trasudano le dualità, le contraddizioni di un eclettico intellettuale quale è Georg Simmel, ne parlo cercando di far rivivere la sua anima, la sua “archeologia del sapere” in una “geometria di passioni” (parafrasando Bodei). Simmel si è dimostrato una figura misteriosa che non richiede definizioni, anche per questo affascinante, difficilmente afferrabile per la molteplicità delle opere e di tutti quegli articoli e riviste che in Italia e in altri luoghi sono state tradotti e interpretati. Filosofo della modernità: un osservatore critico, attento e puntuale della quotidianità, straordinariamente attuale» (Alessandra Peluso, in Relazioni possibili. Con Georg Simmel, cit., p. 12).

relazioni possibili georg simmel
 

Con la filosofia della relazione Georg Simmel (Berlino, 1858 - Strasburgo, 1918) riconosce le forme della reciprocità e del conflitto tra individui e società ed è ciò che in questo volume si appalesa, consolidando la grandezza di Simmel: psicologo, filosofo, sociologo, pedagogo, che ha consapevolmente e in modo lungimirante provocato l’ardire pubblico e argomentato con acume la condizione dell’umano. L’autrice, oltre ad argomentare tali aspetti, «gioca» nel teatro della Wechselwirkung a porre Simmel in relazione ad altri preclari filosofi, in particolare a Nietzsche, Camus, Arendt e ai contemporanei. Evidenzia come il filosofo berlinese abbia specificato la dualità e la peculiare caratteristica della reciprocità dimostrando anche i conflitti che ne conseguono in una società complessa, cifra della Modernität. Dai primi scritti fino alle opere della maturità Simmel ha pervicacemente saputo diagnosticare lo Spirito del tempo e affascinato con il suo «ritratto». Da fine intellettuale e Meister è riuscito ad attrarre attorno a sé un folto numero di allievi, oltre a uomini e donne di cultura. Come «filosofo della vita» ha dimostrato di essere un esempio illuminante.

In copertina: Georg Simmel, acquerello di Benedetta Longo.
 

Alessandra Peluso, dottore di ricerca in Scienze bioetico-giuridiche. Collabora con l’Università del Salento (Bioetica, Filosofia politica, Storia della pedagogia) ed è cultrice di Storia della filosofia e Filosofia della cultura dell’Università di Urbino. È membro del Centro di Bioetica e Diritti umani. Docente di Filosofia e Scienze Umane nei Licei. Autrice di saggi su Nietzsche, Simmel, Camus, Arendt. Ha curato di Georg Simmel: L’educazione come vita. Per una nuova pedagogia della scuola, Mimesis, 2019 e pubblicato il volume Maestro e allievo. Filosofi, educatori: Kant, Nietzsche, Simmel, Pensa Multimedia, 2020 per il quale è stato conferito il Premio Letterario Nazionale «Umberto Fraccacreta».

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