Presentazione martedì 21 marzo ore 18 alla Sala della Passione della Pinacoteca di Brera Via Brera, 28. Dopo un saluto del direttore James Bradburne intervengono Aldo Bassetti, Erica Bernardi e Fiorella Minervino
“Un museo non è soltanto luogo sacrale, cassaforte o archivio per gli addetti ai lavori: anzi deve essere soprattutto scuola e laboratorio, cioè recinto in cui la contemplazione e la meditazione si facciano attività vitale, nella presa di coscienza del proprio stato presente attraverso l’esame della continuità storica, e il confronto con le testimonianze poetiche della condizione umana di altri luoghi e tempi. Quando l’opera d’arte non sarà più considerata un miracolo o un feticcio, ma quel prodotto dell’uomo che giunge a testimoniare la vita del proprio tempo nella dimensione assoluta dell’eterno, quando sarà intesa come un interlocutore sempre attuale, allora si comprenderà che il dovere di difenderla e ben conservarla non è noiosa pretesa di anime pie e di anacronistici eruditi, ma è impegno di ogni individuo che voglia essere politicamente cosciente del suo ruolo nella società in cui vive.” (Franco Russoli)
A quarant’anni dalla prematura scomparsa di Franco Russoli, direttore della Pinacoteca di Brera dal 1957 e tra i più attivi promotori del rinnovamento della museologia italiana, il volume ripropone i suoi testi, di impressionante attualità, incentrati sul museo e le sue problematiche. Sono accompagnati da un’introduzione di James Bradburne e da un saggio di Erica Bernardi, alla quale è stato affidato l’archivio di Franco Russoli dalla figlia Sandra nel 2012.
Franco Russoli nasce il 9 luglio 1923 a Firenze. Pochi mesi dopo, la famiglia si trasferisce a Pisa, dove egli compie gli studi e partecipa attivamente, durante la Seconda guerra mondiale, alla Resistenza. Laureatosi con una tesi sui macchiaioli (1944-1945), entra in seguito nella Soprintendenza pisana con Piero Sanpaolesi e diventa assistente all’università di Matteo Marangoni e Carlo Ludovico Ragghianti. Nel 1950 ottiene il trasferimento a Milano dove lavora al fianco di Fernanda Wittgens che lo sceglie come proprio erede alla guida della Pinacoteca di Brera, di cui assume la direzione alla sua morte nel 1957; dal 1973 è anche soprintendente ai Monumenti e alle Gallerie della Lombardia come successore di Gian Alberto Dell’Acqua. Contemporaneamente, a partire dal 1962, ottiene la libera docenza e insegna Storia dell’architettura al Politecnico di Milano, cattedra che ricopre fino a quando gli impegni della Soprintendenza glielo consentono (1973). Muore improvvisamente il 21 marzo 1977 a Milano. Russoli è stato autore di numerosi e importanti scritti che spaziano nei più diversi ambiti della disciplina (dall’arte antica alla critica militante), ha curato mostre in tutto il mondo, ed è stato inoltre tra i fondatori, insieme a Giulia Maria Mozzoni Crespi, del FAI (Fondo Ambiente Italiano), tra i maggiori promotori del Comitato nazionale di ICOM (International Council of Museum), e ha partecipato alla fondazione del ministero dei Beni culturali (1974).
Un libro importante di un grande storico dell’arte che ha lasciato il segno nella museologia italiana.